Garlasco, l'ex Ris Garofano smentisce le teorie su Sempio: "Perplesso sull'impronta"

Luciano Garofano difende le prime indagini, ed esprime perplessità sull'impronta che è stata attribuita ad Andrea Sempio: per lui si tratterebbe di sudore

Garlasco, l'ex Ris Garofano smentisce le teorie su Sempio: "Perplesso sull'impronta"
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Con la riapertura del caso Garlasco e le nuove informazioni emerse, torna a parlare anche un personaggio molto noto nello scenario investigativo, vale a dire l'ex generale del Ris dei carabinieri Luciano Garofano. Nel 2007 Garofano fu incaricato di svolgere le indagini scientifiche nella villetta di via Pascoli: oggi è consulente di Andrea Sempio.

In un'intervista concessa al Corriere della Sera, l'ex Ris ha parlato delle ultime novità emerse circa il terribile delitto, con le relative ipotesi che stanno tenendo banco in queste ultime settimane. Nel corso del colloquio, il biologo ha espresso perplessità circa le recenti teorie su Sempio. In particolare a non convincerlo sarebbe l'impronta della mano di Andrea Sempio. Tale impronta venne rinvenuta anche nel corso dei primi sopralluoghi nell'abitazione di via Pascoli. Essa si trovava sul muro delle scale che portano nella cantina di casa Poggi, dove venne trovata Chiara.

"Conosco bene chi ha fatto le indagini in quegli anni, si trattava di miei collaboratori estremamente bravi. Loro avevano considerato l'impronta non utile perché aveva pochi punti d'identità, e quindi rimango perplesso nel constatare che oggi è diventata utile. Da un'osservazione superficiale mi sembra un'immagine di scarsa qualità, molto poco definita, ma mi riservo di esprimere un parere definitivo dopo un'accurata diagnosi", ha dichiarato l'ex Ris. "Bisogna capire se quei 15 punti che la caratterizzano, le cosiddette minuzie dattiloscopiche, sono obiettivamente presenti e se sono davvero coincidenti con quelle di Sempio. E bisogna anche verificare che non ci siano altre caratteristiche che invece negano la corrispondenza", ha aggiunto.

A detta di Garofano, non si tratterebbe di un'impronta di sangue. Un esame svolto in tal senso avrebbe dato esito negativo. Secondo l'ex Ris si tratta piuttosto di "un'mpronta di sudore lasciata da qualcuno". "Se anche fosse di Sempio non sarebbe un elemento decisivo perché il ragazzo frequentava casa Poggi e pure la cantina. Considerato che da quella scala l'assassino certamente non è mai sceso, l'impronta perde ancor più di valore perché evidentemente è stata lasciata prima del delitto. Si tenga conto che l'omicida aveva le dita sporche di sangue tanto da imbrattare il pigiama di Chiara", ha aggiunto.

Garofano, dunque, conferma la colpevolezza di Alberto Stasi. "Penso che la sentenza di condanna sia fondata su indizi solidi. Primo fra tutti quello che ha portato a stabilire, attraverso una perizia molto sofisticata, che non poteva non esserci sangue sotto le sue scarpe, visto che era entrato in casa e aveva trovato il corpo di Chiara. In quelle stanze c'era molto sangue", ha spiegato. E, ancora:"L'assassino è uno solo.

Pensare che ci fosse una corte di persone che ha aggredito Chiara è offensivo per la trasparenza e il modo integerrimo con cui quella povera ragazza conduceva la sua vita e contrasta con la ricostruzione medico-legale e dinamica dell'omicidio".

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