
Arrivano importanti aggiornamenti sul duplice omicidio di Villa Pamphili. In alcuni dei reperti sequestrati nell’ambito delle indagini per la morte di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, trovate morte il 7 giugno 2025 nel parco romano, sono state rinvenute tracce di Dna di profili genetici ignoti che non appartengono alle due vittime e a Francis Kaufmann, unico indagato per le uccisioni. Ma non solo. L'autopsia sul corpo della donna ha confermato l'ipotesi di soffocamento, aggravando la posizione dell'americano.
Secondo quanto riportato da LaPresse, gli accertamenti genetico-forensi hanno rilevato tre tracce di liquido seminale su un sacco a pelo che copriva il cadavere di Anastasia. Una traccia è riconducibile a Kaufmann. Poi, sul reggiseno color carne forse appartenuto alla vittima e su un pantaloncino rosa della piccola Andromeda sono state rilevate tracce di sangue: cinque in totale, tutte oggetto di ulteriore analisi.
Inoltre, è stata individuata una "mistura genetica complessa" riferibile ad almeno due individui sconosciuti su un boxer blu marca “Crazy Man”. Secondo gli esperti nominati dalla Procura, né Kaufmann ("Uomo 1") né le due vittime (“Donna 1” e “Donna 2”) sono tra i “contributori”. Ma non solo. Su un pantaloncino verde da uomo marca “Guodil Collection” – reperto numero 18 – sono state isolate diverse tracce, almeno 5. Da queste è stato ricavato un profilo genetico maschile attribuito a un altro soggetto, ancora non identificato, designato come “Uomo 2”. Tracce di quest’ultimo risultano anche in ulteriori punti dello stesso indumento. Sono tre invece i "contributori sconosciuti" rinvenuti sul cappello con visiera di colore bianco marca “Charles&Ron”.
Le indagini per attribuire un’identità ai profili genetici sconosciuti proseguono, mentre nelle scorse ore - come dicevamo - è arrivata la risposta dell’autopsia sulla morte di Anastasia. Come ipotizzato in un primo momento, anche la ventottenne sarebbe stata soffocata da Kaufmann. La consulenza medico legale firmata da Vincenzo Arena hanno evidenziato "stravasi ematici in alcuni dei prelievi effettuati in corrispondenza dei tessuti molli anteriori del collo, e nello specifico nei prelievi attribuibili alle aree anatomiche peri-ioidea e tiroidea". Nella relazione si sottolinea come questi "reperti si riscontrano con una certa frequenza, nella comune pratica forense, nei casi di lesività prodotta da pressione ab estrinseco sulle regioni del collo".
La consulenza precisa inoltre che "allo stato degli accertamenti specialistici medico-legali attualmente svolti, non sono emersi ulteriori elementi biologici riconducibili ad una morte per cause naturali di Trofimova".