Omicidio Racale, Filippo Manni parlò in tv per commentare un tentato femminicidio

Nel 2024 Filippo Manni era stato intervistato dalla Rai in merito all'aggressione subita da una sua compaesana

Screen Rai via YouTube
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È stata una cosa sicuramente inaspettata. Io poi sono passato da lì, c'era un bagno di sangue. Lei l'ho sempre vista come una ragazza molto fragile, molto tranquilla. Più che altro, quando vedevi la coppia, era sempre lui quello più... preponderante. Lui era molto vivace, sempre sul limite. Manesco? Io mi ricordavo tanto tempo fa, pensavo che questa cosa fosse un po' relegata al passato”. A parlare è Filippo Manni, il 21enne di Racale fermato per l'omicidio della madre Teresa Sommario, avvenuto il 17 giugno 2025.

Appena un anno fa, il 26 giugno 2024, Manni era stato intervistato dalla trasmissione di Rai 1 “La vita in diretta”, e il giovane aveva raccontato delle proprie impressioni in merito a una violenza di genere avvenuta nel suo paese, e che ha portato di recente a una condanna di 9 anni per il suo responsabile. Una coincidenza, questa dell’intervista, decisamente insolita, dato che ora il 21enne è accusato per l’omicidio della madre, l’ennesimo episodio di violenza di genere finito in cronaca.

E mentre oggi si attende il conferimento dell'incarico al medico legale Alberto Tortorella per l'autopsia sul corpo di Teresa Sommario, il giovane è stato sentito ieri dal gip Valeria Fedele, la quale ha convalidato il fermo con custodia cautelare in carcere. Manni sarebbe scoppiato in lacrime a più riprese e avrebbe spiegato che l’accetta con cui avrebbe colpito la madre apparteneva al fratello 17enne, il quale, immediatamente dopo l'aggressione, lo avrebbe cacciato di casa, allertando quindi i soccorsi nel tentativo disperato di salvare la mamma.

Manni avrebbe parlato al gip inoltre del rapporto conflittuale con Sommario, 52 anni: “La mamma mi ha sgridato perché ero tornato dal lavoro quale bagnino, avevo poggiato lo zaino e non avevo salutato”. In quel momento la donna sarebbe stata impegnata nello smart working: “Le ho chiesto di lasciarmi stare ma lei non la smetteva. Faceva così ogni volta: le liti vertevano su piccole cose come non aver lavato una forchetta o una tazza. Le precedenti discussioni sono sempre state verbali, non siamo mai arrivati alle vie di fatto. Oggi però mi è scattato qualcosa in testa, e senza pensarci, sono salito al primo piano, ho preso un'accetta sono sceso velocemente e ho colpito mia madre più volte”.

Il 21enne svolgeva piccoli lavori per non pesare troppo

sulla famiglia. Era iscritto alla facoltà di Economia all’università La Sapienza di Roma, ma a settembre avrebbe voluto effettuare la rinuncia agli studi, al fine di iscriversi al Conservatorio di Siviglia.

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