Cronaca nera

L'ultima richiesta del killer dei fidanzati di Lecce: "Voglio studiare filosofia"

Antonio De Marco, che uccise Daniele De Santis ed Eleonora Manta nel 2020, era già iscritto all'università a scienze infermieristiche ma ora desidera cambiare facoltà. E' già stato condannato all'ergastolo in primo grado, a febbraio ci sarà l'appello

L'ultima richiesta del killer dei fidanzati di Lecce: "Voglio studiare filosofia"

In attesa di conoscere le sorti del processo d’appello, il killer di Lecce si è iscritto a una nuova facoltà universitaria, abbandonando i precedenti studi in Scienze infermieristiche. Antonio De Marco ha infatti deciso di studiare Filosofia, cosa che accadrà nel carcere di Borgo San Nicola, che ha sottoscritto una convenzione con l’Università del Salento, di modo che i docenti si possano recare nel penitenziario per permettere ai detenuti interessati di sostenere gli esami del loro corso di laurea. Non solo: i docenti tengono anche delle lezioni all’interno del carcere, per gli iscritti all’ateneo salentino.

A raccontare la novità è il Corriere Salentino, che riporta anche il commento in merito dei legali di De Marco, Giovanni Bellisario e Andrea Starace: "È una decisione che De Marco ci ha comunicato nel corso di uno degli ultimi colloqui che abbiamo avuto in carcere. Noi ovviamente non possiamo che invogliarlo a fare qualcosa dietro le sbarre”.

De Marco è in carcere, condannato in primo grado all’ergastolo, per l’omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, compiuto il 21 settembre 2020 nella casa della coppia, in cui De Marco aveva tra l'altro precedentemente vissuto. Il giovane killer, dopo essere stato rintracciato dagli inquirenti, confessò il delitto, chiarendone il movente, ovvero la “sensazione di solitudine e l'assenza di amore, oltre ai ripetuti rifiuti da parte delle ragazze con le quali aveva tentato di avere una relazione”.

Tempo addietro l’omicida aveva richiesto il trasferimento nel carcere di Bollate, dove avrebbe potuto, a suo dire, trovare sollievo alla pressione mediatica legata al caso. Il carcere di Bollate è tra l’altro pioniere in alcune attività volte alla “redenzione sociale”, nel senso più ampio del termine, dei detenuti, in vista di un successivo reintegro nella società.

De Marco, che appunto studiava Scienze infermieristica prima di compiere il duplice delitto, è sempre stato interessato alla lettura, di libri e di manga per lo più. A quanto pare tuttavia in carcere avrebbe sviluppato un grande interesse per la filosofia: vicino al suo letto, in cella, tiene infatti le “Confessioni” di sant’Agostino, uno dei più grandi filosofi antichi della Chiesa cattolica.

Intanto i suoi legali continueranno nella loro azione difensiva al processo d’appello: il 9 febbraio chiederanno una perizia psichiatrica.

Per De Marco, il procuratore generale Antonio Maruccia ha chiesto la conferma dell’ergastolo e l’isolamento diurno pari a un anno di detenzione.

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