
Duplice omicidio, particolarmente efferato, in un appartamento a Bologna. Due uomini - una coppia di conviventi - sono stati trovati morti nella loro abitazione al sesto piano di in un palazzo di Piazza Unità, nel quartiere della Bolognina, dopo essere stati aggrediti e uccisi con un coltello.
Il ritrovamento
Uno di loro Luca Monaldi, 54 anni, originario di Arezzo è stato sgozzato mentre l'altro, Luca Gombi, bolognese 50enne, è stato eviscerato con una profonda ferita all'addome. I due - entrambi incensurati e attualmente disoccupati - erano uniti civilmente dal 2023. Con loro, dallo scorso ottobre, viveva saltuariamente un coinquilino, Gennaro Maffia, 48enne italiano nato in Venuezela dove risiede la famiglia.
L'uomo non era in casa all'arrivo della Polizia e sulle sue tracce si sono subito mossi gli inquirenti: è stato fermato, nel pomeriggio, all'aeroporto di Barcellona dove è giunto con un volo partito in mattinata dal 'Marconì. I due corpi di Monaldi e Gombi sono stati ritrovati in soggiorno.
La scena del crimine
Tantissimo il sangue sulla scena del crimine - oggetto di studio da parte degli agenti della Polizia Scientifica - dove sono stati trovati diversi coltelli. Si cerca di capire se fra questi ci sia anche l'arma del delitto. A chiamare i soccorsi è stato un vicino che, verso le 6.30 ha sentito delle urla provenire dall'appartamento della coppia. A svolgere le indagini, guidate dal pm Tommaso Pierini, la Squadra Mobile i cui agenti hanno localizzato Maffia nella città spagnola con il sostegno del Servizio Centrale Operativo e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Fermato il coinquilino
Non è escluso che il coinquilino della coppia partito alle 8.30 dallo scalo felsineo alla volta di Barcellona - dove è stato fermato poche ore dopo - avesse intenzione, viste anche le origini, di proseguire il viaggio verso il Venezuela. Tra l'uomo e le due vittime, a quanto ricostruito, ci sarebbero state delle discussioni a proposito della sua permanenza nell'abitazione in cui aveva affittato una stanza.
Il possibile movente
Secondo quanto hanno riferito alcuni vicini e alcuni parenti, sentiti anche dalla Mobile, Gondi e Monaldi stavano ultimando le operazioni per la vendita della loro casa alla Bolognina, con l'obiettivo di trasferirsi in campagna. Il 48enne, quindi, avrebbe dovuto lasciare a breve l'appartamento e proprio attorno a questa questione sarebbero nate delle tensioni ancora tutte da verificare.
Chi erano le due vittime
La coppia brutalmente uccisa era bene inserita nel quartiere appena fuori dal centro di Bologna. La famiglia Gombi, racconta una vicina, è sempre vissuta nella palazzina "sono 50 anni che abito qua e ci abitavano anche loro: prima c'erano i nonni, poi i genitori" e ora Luca, con il compagno. "Erano persone tranquille: venivano spesso nel mio locale. Erano miei clienti", racconta il titolare di un vicino ristorante.
E se Gombi ha visto crescere le sue radici alla Bolognina, Terontola, frazione del comune di Cortona, nell'Aretino, ricorda Monaldi. Nel borgo toscano, noto snodo ferroviario al confine con l'Umbria, il 54enne era molto conosciuto: per anni aveva lavorato nel negozio di calzature di famiglia in viale Michelangelo e come ambulante nei mercati della Valdichiana e del Trasimeno.
Dopo il diploma all'istituto agrario Angiolo Vegni aveva affiancato i genitori nell'attività fino alla chiusura, seguita alla scomparsa della madre e
poi del padre. A Terontola la notizia del duplice omicidio ha suscitato dolore soprattutto nella società sportiva che lo conosceva bene. Della famiglia resta un fratello maggiore, residente in Puglia, oltre a zii e cugini.