
"Ho ricostruito con i carabinieri quanto è successo ieri. C'è una lista infinita di minacce, di varia natura, che ho ricevuto e di cui ho sempre informato l'autorità giudiziaria e di cui i ragazzi della mia scorta hanno sempre fatto rapporto. Io comunque mi sento tranquillo nel senso che lo Stato e le istituzioni mi sono sempre state vicine in questi mesi". Lo afferma Sigfrido Ranucci lasciando la sede della compagnia dei Carabinieri di via Trionfale dopo ha presentato denuncia su quanto avvenuto nella tarda serata di ieri. "Quello di stanotte è stato un salto di qualità preoccupante perché proprio davanti casa, dove l'anno scorso erano stati trovati dei proiettili", conclude.
"Quanto accaduto questa notte a Sigfrido Ranucci rappresenta uno degli episodi più gravi che coinvolgono la Rai e la libertà di informazione. Per questo abbiamo chiesto che la Commissione di Vigilanza Rai lo audisca con urgenza. È necessario portare questo tema in Vigilanza e garantire che il servizio pubblico radiotelevisivo possa operare nella massima trasparenza e libertà, nel rispetto dei principi democratici e del diritto all’informazione". Così gli esponenti M5S in commissione di Vigilanza Rai.
All luce dell'evento terroristico l'Usigrai ha convocato un presidio alle 16 sotto sede Rai via Teulada. "In segno di solidarietà a Sigfrido Ranucci, questo pomeriggio alle 16 l'Usigrai ha organizzato con Fnsi Ordine dei Giornalisti, Associazione Stampa Romana e sindacati, un presidio davanti alla sede Rai di Via Teulada a Roma". Ha fatto sapere l'Usigrai in una nota.
La presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, dopo l’attentato contro Ranucci ha commentato: “È da mesi che c'è un clima d'odio nei confronti di Sigfrido Ranucci alimentato da alcuni partiti ed esponenti politici che non si sono fatti problemi a attaccare in maniera pesantissima sia lui sia la redazione di Report”.
Così a LaPresse “Non possiamo fare finta che non sia così - prosegue - Quindi oltre alla solidarietà è il momento che tutta la politica faccia quadrato e abbassi i toni, perché qui sono in gioco i principi fondanti della nostra democrazia e la vita delle persone”.