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Il telefono scomparso (e riapparso) e le ultime ore: giallo su Lorenzo De Tommaso, lo studente morto a Roma

Gli inquirenti ricostruiscono le ultime ore del giovane universitario, ascoltano testimoni e analizzano i suoi spostamenti per chiarire una morte improvvisa che ha scosso Roma e la comunità accademica

Lorenzo De Tommaso (Foto Facebook)
Lorenzo De Tommaso (Foto Facebook)
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Roma si interroga sulla morte di Lorenzo De Tommaso, 25 anni, giovane universitario originario di Pulsano, in provincia di Taranto, trovato senza vita nel bagno dell’appartamento in cui viveva da fuorisede. Una tragedia avvenuta nel cuore della Capitale, in via Vigevano, a pochi passi da piazzale delle Province e non lontano dalla città universitaria della Sapienza, dove il ragazzo frequentava la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

A scoprire il corpo è stata la coinquilina, rientrata a casa la sera del 27 novembre. Dopo averlo trovato privo di sensi nel bagno, ha immediatamente chiamato il 112, ma per Lorenzo non c’era più nulla da fare: i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti gli agenti, ora impegnati a ricostruire con precisione le ultime ore di vita del giovane.

Il nodo dello smartphone

Tra gli elementi su cui si concentra l’indagine c’è un dettaglio che ha sollevato più di un interrogativo: lo smartphone di Lorenzo non è stato rinvenuto durante il primo sopralluogo. Il telefono è stato consegnato alla Polizia soltanto il giorno successivo, da un amico del ragazzo. Un passaggio che gli investigatori considerano significativo, anche perché Lorenzo, al momento del ritrovamento, non aveva con sé le chiavi di casa, e resta da chiarire come il dispositivo sia finito nelle mani dell’amico e in quali circostanze. Ora il contenuto dello smartphone sarà analizzato per verificare se siano stati cancellati file, messaggi o tracce utili a illuminare gli ultimi movimenti del ragazzo e a chiarire cosa possa essere accaduto nelle ore che hanno preceduto la morte. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e verificando gli spostamenti del 25enne per comprendere se Lorenzo abbia incontrato qualcuno o se vi siano elementi che possano dare un quadro più chiaro della vicenda. La comunità universitaria e il paese d’origine del giovane attendono risposte su una morte improvvisa e ancora avvolta da molti punti interrogativi.

Riceviamo e pubblichiamo

Ecco la mail arrivata alla nostra redazione.

Mi chiamo Giorgia De Tommaso e sono la sorella di Lorenzo De Tommaso, il giovane di 25 anni originario di Pulsano deceduto a Roma lo scorso 27 novembre. Con la presente, smentisco categoricamente quanto pubblicato da numerose testate giornalistiche riguardo alle circostanze del suo decesso: le informazioni riportate sono del tutto infondate e prive di ogni riscontro reale. Nello specifico, desidero precisare quanto segue:

- Non esiste alcuna indagine in corso da parte della magistratura.
- Mio fratello è morto per cause naturali, correlate alla patologia di cui soffriva, l’epilessia.
- Non è stata “sfondata” alcuna porta: Lorenzo è stato ritrovato senza vita in bagno dalla coinquilina, la porta era semplicemente socchiusa.
- Il telefono di Lorenzo è sempre stato nella disponibilità della famiglia.
Non c’è stato alcun furto o denuncia da parte della famiglia di scomparsa del telefono, nessun reato è mai stato ipotizzato. Non ero sul posto e non mi è stato consegnato nell’immediato.
L’attesa per l’esame autoptico è dipesa esclusivamente dai tempi della medicina legale, che non opera nei giorni di sabato e domenica.
L’autopsia è stata eseguita al solo fine di chiarire il nesso tra arresto cardiaco ed epilessia, data la giovane età di Lorenzo.

Pertanto, non esiste alcun giallo, nessun mistero, nessuna ombra attorno alla morte di mio fratello, né elementi che possano fare pensare a cause diverse da quelle naturali.

Domani torneremo finalmente a casa e mercoledì si svolgeranno i funerali, nella massima compostezza e nel rispetto del dolore che stiamo vivendo.

Siamo estremamente rammaricati e feriti dalla disinformazione diffusa in queste ore: si è parlato senza rispetto, senza verificare le fonti, con l’unico scopo di ottenere visibilità e click, calpestando la sofferenza di una famiglia distrutta.

Per tutto quanto sopra esposto, chiediamo la rettifica immediata degli articoli pubblicati, con adeguata

evidenza, riportando esclusivamente informazioni corrette, già da noi comunicate.

Annunciamo sin d’ora che intraprenderemo ogni azione legale necessaria a tutela di Lorenzo e dell’immagine della nostra famiglia.

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