C'è l'ipotesi di omicidio-suicidio dietro il ritrovamento dei cadaveri di mamma e figlio nel Salento. Il corpo senza vita della donna, Najoua Minniti, 35 anni, è stato recuperato in mare a Torre dell'Orso, nota località balneare della Puglia, nel primo pomeriggio di martedì 18 novembre. Quello del piccolo Elia Perrone, 8 anni, è stato trovato in serata nell'abitazione dove i due vivevano, in via Montinari a Calimera, nel Leccese. Nelle prossime ore la procura di Lecce conferirà l'incarico per eseguire le autopsie.
Il ritrovamento dei corpi
Secondo quanto emerso dai primi riscontri investigativi, a dare l'allarme sarebbe stato il papà del bimbo. Quando è andato a riprendere il figlio a scuola, alla fine delle lezioni, non lo ha trovato. Quindi ha provato a contattare la ex moglie, che però non ha risposto alle telefonate. Preoccupato, l'uomo si è rivolto ai carabinieri per denunciare la scomparsa del minore. Nel frattempo, verso le ore 15.30, al largo delle acque di Torre dell'Orso, un sub si è imbattuto nel cadavere di una donna, poi identificata come Najoua Minniti. In serata è avvenuta la seconda tragica scoperta: il corpicino del piccolo Elia era nella camera da letto dell'abitazione in cui viveva con la madre a Calimera.
Elia morto nel sonno
Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire la dinamica del tragico evento. La pista privilegiata è quella dell'omicidio-suicidio, anche se non si escludono altre ipotesi. Da un primo esame medico-legale sembrerebbe che il bimbo sia morto per asfissia meccanica (soffocamento) mentre dormiva nel letto della mamma, come era solito fare. L'aggressione sarebbe avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 novembre. Sul corpicino non sarebbero state trovate altre ferite. Ad ogni modo, bisognerà attendere l'esito dell'autopsia per accertare le cause del decesso.
"Lei maltrattava il figlio"
"I servizi sociali e la scuola dovevano intervenire per chiedere al bambino: 'Come stai con la mamma? Ti trovi bene a casa? Come stai con papà? Il bambino era intelligente e sveglio. Il bambino lo avrebbe detto, così come lo diceva ai nonni. Lei lo maltrattava, gli diceva sei 'una merda'. Queste sono cose che devono far pensare a tutti". Lo ha dichiarato all'Ansa Brizio Tommasi, zio del papà del piccolo Elia Perrone, il quale ha parlato di rapporti tesi tra il nipote e la ex moglie. "C'era astio tra mio nipote e l'ex moglie. Lei non è che non stava bene, lei è sempre stata un tipo sui generis. - ha aggiunto l'uomo - Erano separati da due anni, avevano già avuto la sentenza dei giudici di affidamento congiunto. Vivevano in case diverse". Il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, ha confermato a La Presse che la donna era seguita dai Servizi sociali.
"Saluta bene Elia perché lo porto con me"
Nel corso del programma "Ore 14", la trasmissione di Rai 2 condotta dal giornalista Milo Infante, è stato mostrato un esposto che il papà del bimbo ha inviato al Comune di Calimera il 6 dicembre 2024. "Io sottoscritto ho ricevuto una visita della mia ex compagna. - mette nero su bianco l'uomo - Dopo una breve conversazione sulla divisione delle feste natalizie la signora ha dichiarato di ritenermi responsabile di qualsiasi cosa capitasse a lei e al bambino". Nell'esposto Perrone riporta testualmente alcune frasi che gli avrebbe detto la sua compagna: "Saluta bene Elia perché lo porto con me". E ancora: "Ritieni responsabile di qualunque cosa accada a me ed Elia". I due genitori si erano denunciati a vicenda, più volte, per il mancato adempimento degli obblighi familiari, ovvero la violazione dei giorni in cui il bimbo doveva stare con la madre o il padre. Dopo la separazione, avvenuta due anni fa, il piccolo era in affidamento congiunto.
Il post della donna: "Il mare è il mio luogo preferito"
La donna era solita condividere sui social alcuni scatti che la ritraevano assieme al figlio e altre di paesaggi marini. "Il mio posto preferito. Il mare è l'unico posto che mi trasmette tranquillità e serenità" scriveva Minniti a corredo di una foto pubblicata nell'ottobre del 2022. La 35enne, come raccontava lei stessa, è nata in Calabria da padre turco e madre italiana. Nel 2020, dopo aver vissuto a Parma per 11 anni, si era trasferita a Lecce. Dalle indagini svolte finora non risulta che avesse patologie accertate e conclamate, "aveva forse una situazione di turbamento", apprende l'Ansa da fonti investigative.
Il sindaco di Calimera: "Siamo sconvolti, dolore immenso"
"Le ultime ore hanno profondamente sconvolto la nostra comunità. La tragedia che ci ha colpiti rappresenta un dolore immenso e difficile da comprendere. In questo momento così duro, desidero esprimere, a nome mio e dell’intera Amministrazione, la più sincera vicinanza alla famiglia e a tutti coloro che conoscevano e volevano bene a queste due vite spezzate" ha scritto sui social il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, commentando la tragica notizia. "Un pensiero particolare va ai bambini e ai ragazzi del nostro paese, che più di tutti rischiano di essere colpiti dalla paura e dalla confusione. - si legge nel post - La scuola è già attiva per offrire ascolto, sostegno e un ambiente sereno in cui elaborare quanto accaduto con delicatezza e professionalità. Come comunità abbiamo il dovere di proteggerli, accompagnandoli con attenzione e con il giusto linguaggio, senza esporli a informazioni o commenti che possano generare ulteriore ansia". Oggi più che mai "dobbiamo restare uniti. - ha concluso Tommasi - Raccogliamoci nel silenzio, nella vicinanza reciproca e nel rispetto. La nostra comunità ha sempre saputo reagire con dignità nei momenti più difficili, e anche questa volta sapremo farlo, insieme".
La scuola: "Sgomenti e senza parole"
"La comunità scolastica esprime il proprio profondo cordoglio. Che la forza dell’amore e della vicinanza possa dare conforto in questi giorni così difficili". È quanto si legge nella home page dell'Istituto comprensivo Statale di Calimera, in provincia di Lecce, dove viveva il piccolo Elia Perrone.
"Sgomenti e senza parole per esprimere il dolore che tutti noi stiamo provando in questo momento", ha scritto la preside dell'Istituto, Elisabetta Dell'Atti in un post sui social. "Restiamo saldi ed uniti, per sostenere i nostri figli. - ha concluso Dell'Atti - La Scuola è presente".