
L'avrebbe colpita con 15 coltellate mentre dormiva e poi inscenato una rapina. La donna di 58 anni morta nel villino a Fregene, località balneare romana nel comune di Fiumicino, sarebbe stata uccisa da Giada Crescenzi, la convivente del figlio Francesco Violoni.
Il fermo
Nella serata di ieri, 15 maggio, la procura di Civitavecchia ha disposto il fermo indiziario di delitto con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Dall'abitazione ubicata in una porzione di una villa, tra via Agropoli e via Teresa di Gallura, che la vittima condivideva con il figlio e con la compagna di quest'ultimo, non mancava nulla. Il portafogli, trovato accanto all'automobile della donna finita fuori strada, è sembrato agli investigatori un depistaggio grossolano per simulare una rapina.
Inoltre si viene a sapere che la donna aveva cercato sul web come cancellare tracce ematiche sul materasso e come uccidere per avvelenamento una persona. Al momento alla Alla donna di 30 anni, fermata poco prima della mezzanotte, vengono contestate le accuse di omicidio aggravato dalla minorata difesa e con abuso di relazioni domestiche e di ospitalità.
La scoperta dell'omicidio
A fare la macabra scoperta era stato il figlio, subito dopo essere rientrato a casa dal turno lavorativo di notte all'aeroporto di Fiumicino, dove è impiegato come guardia giurata. Dietro il fermo ci sarebbero alcune contraddizioni sarebbero emerse durante l'interrogatorio della giovane, che ha raccontato che all'ora presunta del delitto stava dormendo e di non essersi accorta di nulla. Il marito della vittima, Giorgio Violoni, che in passato aveva giocato a calcio con la squadra del Maccarese e poi con le giovanili della Lazio, è morto nel 2020 ed era molto conosciuto nella zona.
L'autopsia
Per domani la procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto l'autopsia sul corpo della donna. L'esame verrà effettuato all'istituto di medicina legale dell'Università Sapienza. Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha dichiarato in una nota: "La notizia della tragica e improvvisa scomparsa della nostra concittadina Stefania Camboni ci addolora. A nome mio, dell'Amministrazione comunale e di tutta la città di Fiumicino, esprimo il più sentito cordoglio alla sua famiglia e a tutti i suoi cari".
I familiari della vittima, il figlio Francesco e la sorella di Stefania Camboni, sono assistiti come parti civili dall'avvocato Massimiliano Gabrielli, che ha dichiarato a LaPresse: "Si tratta di un omicidio brutale, avvenuto nel sonno e con premeditazione, escludiamo l'ipotesi di un furto in casa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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