
I punti chiave
"Pensavo di aver preso un sasso". Sarebbe questa la dichiarazione resa agli agenti della Polizia Stradale dalla 24enne che, nella notte tra giovedì e venerdì, avrebbe travolto e ucciso con l'auto Diana Siminescu, 42 anni, a Carzago, una frazione del comune bresciano di Cavalgese. Gli agenti hanno rintracciato la presunta investitrice a seguito della segnalazione di un carrozziere che ha riparato la vettura l'indomani della tragedia.
La versione della ragazza
La ragazza, indagata a piede libero, non si sarebbe resa conto di aver investito una persona. "Non mi sono accorta di nulla. - ha spiegato agli investigatori - Stavo rientrando a casa dal ristorante in cui lavoro. Pensavo di aver preso un sasso. Mi sono fermata poco distante rispetto al punto dell’impatto". Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il padre della 24enne, ignaro dell'accaduto, ieri mattina ha portato l'auto in carrozzeria per far riparare il paraurti. Sarebbe stato il carrozziere, dopo che la notizia della tragedia era diventata di dominio pubblico, a chiamare la polizia per segnalare la vettura incidentata. L'auto è risultata poi essere proprio l'Audi nera A3 che gli agenti stavano cercando.
Il "giallo"
La dinamica dell'incidente mortale resta ancora da accertare, così come le presunte responsabilità dell'indagata. Ma nella tragedia c'è un altro piccolo "giallo" da risolvere: cosa ci faceva Diana Siminescu in giro a piedi nel cuore della notte? Secondo quanto riporta il giornale di via Solferino, la donna aveva trascorso la serata assieme ad alcuni amici in un bar non distante dalla sua abitazione a Cavalgese. Sarebbe rimasta nel locale fino alle 22. Attorno alla mezzanotte è arrivata una chiamata al centralino del 112: qualcuno avrebbe segnalato la presenza di una donna lungo quel tratto di strada che, già in passato, era stato teatro di incidenti mortali. Poco dopo la 42enne è stata travolta dall'auto. Il corpo esanime è stato avvistato da un'automobilista di passaggio attorno all'1.30. Inutili i tentativi di soccorso.
Chi era la vittima
Diana Siminescu aveva quattro figli ed era sposata con un agente della polizia locale di Vallio Terme.
In passato aveva lavorato nel mondo della ristorazione, ricoprendo diverse mansioni. I funerali saranno celebrati martedì prossimo nella chiesa parrocchiale di Calvagese, dove la donna viveva assieme alla sua famiglia. La comunità locale è sotto choc per l'accaduto.