
Le indagini condotte a tamburo battente dalle forze dell'ordine hanno permesso di dare un nome alla donna trovata morta nel parco di Villa Pamphili di Roma lo scorso sabato. Ma la questura smentisce: "Non è stato identificato nessuno"La procura di Roma sta indagando per duplice omicidio perché, a duecento metri dal corpo della donna, era stato trovato anche quello di sua figlia la cui età è stata stimata tra i 6 e gli 8 mesi. Secondo i primi rilievi del medico legale, al momento del ritrovamento la donna era morta da almeno una settimana mentre la bambina da massimo due giorni.
Tuttavia, quello che inizialmente sembrava configurarsi come duplice delittto potrebbe non esserlo, perché la morte della donna sembra sempre più probabile che sia sopraggiunta per cause naturali. Sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza, il test sulle droghe è risultato negativo così come quello sui farmaci. Diverso, invece, il discorso per la bambina, che invece è stata uccisa, molto probabilmente soffocata e picchiata. I dubbi comunque crescono attorno al caso. Tra i misteri ancora irrisolti c'è la discrepanza tra i due decessi, avvenuti a 5 giorni di distanza. Chi ha abbandonato il corpo della bambina nei pressi di quello di sua madre? Le telecamere di sorveglianza della zona per ora non hanno fornito alcuna risposta mentre le indagini dovranno stabilire perché sia stato portato proprio in quel punto, visto che le sue dimensioni potevano suggerire qualunque altro luogo.
La cura del corpo della donna, approssimativamente di età compresa tra i 20 e i 30 anni e proveniente dall'est Europa, hanno fatto tramontare l'ipotesi iniziale che potesse appartenere alla comunità di clochard che popola la zona, tanto che già si parlava di "dramma della solitudine".
Gli investigatori puntano molto sull’analisi di alcuni oggetti ritrovati nel parco, che potrebbero fornire elementi utili per ricostruire gli ultimi momenti di vita della donna e della bambina. Tra questi, un braccialetto, una tutina rosa (simile a quella descritta da alcuni testimoni) ritrovata in un secchio dei rifiuti e altri oggetti personali raccolti nei pressi dei corpi.