Rider in nero, sanzionato pure Angelini

Ci sarebbe anche Roberto Angelini, il chitarrista di Propaganda live, tra i sanzionati per aver utilizzato rider in nero per le consegne a Roma

Rider in nero, sanzionato pure Angelini

Alla fine è arrivata la Guardia di finanza e ha elevato 21 sanzioni per gli imprenditori della ristorazione che hanno utilizzato i servizi a nero dei rider per le consegne tra Roma centro e Roma nord. Tra i sanzionati c'è anche Roberto Angelini, chitarrista e socio di un noto ristorante sushi della Capitale. Il 3° nucleo operativo metropolitano della Guardia di finanza di Roma ha effettuato controlli su centinaia di rider che nelle notti romane si muovono a bordo di monopattini, biciclette e scooter per effettuare le consegne. Lo riferisce il Corriere della sera.

Dai controlli della Guardia di finanza è emerso che i 21 ristoratori multati mandavano in giro complessivamente 32 rider senza le tutele previste dalla legge in caso di infortunio. Nel complesso sono state elevate sanzioni per un totale di circa 800mila euro. Roberto Angelini è stato multato per la nota storia della rider che, fermata durante un controllo di polizia dopo il coprifuoco, ha dovuto ammettere di essere in servizio per una consegna per conto del ristorante del chitarrista di Propaganda live, il programma di La7 condotto da Zoro.

A raccontare il tutto era stato lo stesso Roberto Angelini con un post in cui definiva la rider, nonché sua amica, "una pazza incattivita dalla vita". Ha giocato la carta della vittima, spiegando di aver dato una mano a una sua conoscente in un momento di bisogno e di essere poi stato tradito dalla stessa. Ovviamente, visto che Roberto Angelini fa parte dei "buoni", di quelli "dalla parte giusta", sotto il suo post è arrivato un profluvio di messaggi di solidarietà da parte di personaggi molto noti. Cosa che non sarebbe mai accaduta se, al posto di Angelini, ci fosse stato un altro personaggio meno rosso.

Per amore di verità, è giusto sottolineare che Roberto Angelini si è poi scusato per quelle sue parole: "Ho sbagliato a scrivere quel post, pagherò quello che c’è da pagare, metterò in regola la rider che fa le consegne e mi scuserò. Meglio che suono la chitarra e basta". Sarebbe stato interessante vedere la faccia di chi gli ha espresso solidarietà quando lui stesso ha ammesso di aver sbagliato. Per due settimane, giusto il tempo di far scemare il clamore mediatico, Angelini è stato lontano dalla tv per poi tornare come se nulla fosse sul palco di Propaganda live.

Intanto la Guardia di finanza ha proseguito nel suo lavoro e

oltre a multare i 21 ristoratori ha accertato che dei 32 rider che venivano utilizzati in nero dagli imprenditori sanzionati, 5 di loro percepivano il reddito di cittadinanza. e sono stati segnalati all'Inps.

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