Abbordata da un nordafricano e stuprata: diciassettenne sotto choc

La ragazza è stata avvicinata da un coetaneo e stuprata in un'area verde del centro di Bologna non coperta dalle telecamere: lo stupratore sarebbe un nordafricano a tutt'oggi ricercato

Una pattuglia dei carabinieri di Bologna
Una pattuglia dei carabinieri di Bologna

È stata avvicinata da un suo coetaneo, di origine nordafricana come sembra delle prime ricostruzioni degli inquirenti. Si è intrattenuta a parlare con lui per qualche minuto, ma quella che sembrava una normale conversazione si è conclusa con un vero e proprio stupro, con il giovane datosi alla fuga e a tutt'oggi ricercato. Questa la disavventura accaduta ad una ragazza di diciassette anni a Bologna pochi giorni fa, con le indagini che stanno proseguendo e che con gli ultimi sviluppi delle ultimissime ore sembrano adesso indirizzarsi verso la ricerca di un ragazzo nordafricano (stando perlomeno a quanto dichiarato in un primo momento dalla vittima) che ben conosceva la zona, visto che l'atto si sarebbe consumato in una precisa porzione del centro del capoluogo emiliano poco coperta dalle telecamere di videosorveglianza.

Lo riporta Il Resto del Carlino, spiegando come la madre della giovane abbia formalizzato la querela presso i carabinieri della compagnia Bologna Centro. In base a quanto ricostruito tramite le dichiarazioni dell'aggredita (comprensibilmente provata e sotto choc) i fatti si sarebbero svolti intorno alla mezzanotte: la ragazza stava passeggiando da sola presso i Giardini Margherita, quando sarebbe stata affiancata dal diciassettenne. I due sarebbero rimasti a chiacchierare alcuni minuti, poi il ragazzo le avrebbe chiesto di seguirlo in un angolo più appartato del parco, nei pressi del lago. Solo che una volta giunti sul posto, quest'ultimo avrebbe gettato la maschera pretendendo da lei un rapporto sessuale. Una richiesta alla quale la minorenne si sarebbe opposta con forza, ma ciò non è evidentemente bastato: dopo averla bloccata, il giovane l'avrebbe prima aggredita e poi stuprata, prima di darsi rapidamente alla fuga.

A soccorrere per primo la ragazza, dopo averla notata sconvolta e disperata per quanto subìto, sarebbe stato un cittadino che si trovava nei paraggi. Quest'ultimo però sarebbe arrivato quando lo stupratore si era ormai allontanato e non ha saputo fornire alcun indizio utile per rintracciarlo. A rendere più difficoltoso il quadro, il fatto che a quell'ora lo spazio verde non fosse molto frequentato e per questa ragione nessun testimone si sarebbe per adesso fatto avanti. Senza contare che il circuito di videosorveglianza, sempre secondo il quotidiano bolognese, non copriva quel tratto specifico dei giardini.

Tutto quindi rimane nelle mani della Scientifica, i cui risultati dei rilievi eseguiti sul luogo della violenza e sugli abiti della giovane sono attesi al più presto. E potrebbero essere decisivi per i carabinieri coordinati dalla procura, specialmente se l’aggressore in fuga risultasse essere un volto già noto.

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