Cronache

Ai domiciliari rilascia interviste: Lucano pontifica in tv

Il sindaco di Riace intervistato da Propaganda Live. È ai domiciliari, ma si difende e insiste sull'accoglienza

Ai domiciliari rilascia interviste: Lucano pontifica in tv

Mimmo Lucano è ai domiciliari. E ci è rimasto anche dopo l'interrogatorio di garanzia, visto che i suoi difensori non hanno presentato al gip alcuna istanza di rimessione in libertà. In teoria dovrebbero chiederlo direttamente al Tribunale della libertà la prossima settimana.

Resta il fatto che, domiciliari o meno, Lucano rilascia tranquillamente interviste. Lo ha fatto nel giorno dell'interrogatorio e lo ha rifatto stasera, quando le telecamere di Propaganda Live (La7) si sono presentate a casa sua. Di solito, come riporta La Legge per tutti, chi è agli arresti domiciliari non può in teoria comunicare con l'esterno né ricevere visite. Spesso i giudici vietano anche l'utilizzo dei social network. Non in questo caso, visto che - secondo quanto riporta Tgcom24 - "il gip non ha imposto alcuna prescrizione se non quella di non potersi allontanare dalla propria abitazione".

Intanto, mentre Lucano pontifica in diretta nazionale, il pm di Locri che lo ha messo sotto torchio ieri ha risposto a chi sostiene che al sindaco sia stato contestato il "reato di umanità". "Nel codice non esiste, non l'ho trovato- ha detto Luigi D'Alesso, pm della procura di Locri -.Ma può essere un'attenuante. Non è che quando si commette un reato per motivi di particolare valore morale e sociale un reato non è più tale, sempre reato resta". Il procuratore non vuol sentire neppure parlare di "disobbedienza civile alla Pannella": "Non confondiamo la lana con la seta. Pannella ebbe atteggiamenti di disobbedienza civile, qui è un comportamento protratto per molto tempo diretto a procurare e occultare denaro, somme anche rilevanti. Sono cose completamente diverse".

Infatti, secondo il pm, Mimmo Lucano "ha distratto milioni di euro, mancata rendicontazione". E "la malversazione è questa, quando non spendo per i fini per i quali ho ottenuto le somme ma li ho distratti per altri fini, le ho occultate, le ho portate da un'altra parte". E ancora: "Non si può dire me ne frego della legge e faccio quello che voglio - ha aggiunto il pm - soprattutto perchè se lo facciamo passare a Lucano poi lo dovremmo fare con chiunque altro non ci piaccia.

Le leggi non possono essere bypassate da chi ci piace".

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