Cronache

Alice Severi, ex bimba prodigio del piano trovata morta in casa

Il giallo sulla morte di Alice Severi, ex bambina prodigio del pianoforte, trovata morta nella sua casa di Domodossola all'età di 32 anni

Alice Severi, ex bimba prodigio del piano trovata morta in casa

È un giallo la morte di Alice Severi, 32 anni, ex bambina prodigio del pianoforte, trovata morta nella casa in cui viveva con la madre, Caterina Sgro, infermiera all'ospedale San Biagio di Domodossola.

Una vita costellata di successi Oltreoceano e prestigiosi riconoscimenti come musicista, Alice Severi era una indiscussa fuoriclasse al pianoforte. Aveva cominciato a suonare, prima ancora che a leggere o scrivere, vicendo il premio internazionale di Stresa, dedicato ai musicisti di tutta Europa, all'età di appena 7 anni. Un talento davvero raro e prezioso, unico nel suo genere. Apprezzatissima dai suoi colleghi, era stata tra le poche bambine al mondo a saper suonare in scioltezza le note di Chopin, Mozart e Beethoven: il pianoforte era la sua unica, grande passione. E le sue mani volavano su quei tasti neri e bianchi quando leggeva uno spartito.

Nata e cresciuta in Val d'Ossola, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, aveva frequentato le elementari all'Istituto Milani continuando poi le medie da privatista. Nel 2006 vinse il primo posto al concorso «Chopin» di Racconigi; a 21 anni era arrivata terza al concorso pianistico «Premio Venezia» ricevendo anche un’onorificenza dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Diplomata al Conservatorio di Cremona nel 2007, seguita dall’insegnante Michela Casalini, si era esibita in numerosi concerti che l’avevano portata calcare i palcoscenici più prestigiosi del mondo. E lei incantava il pubblico ogni volta che si sedeva al piano. Le sue esibizioni erano sempre ineccepibili, melodiose e in grado di far sognare ad occhi aperti chi l'ascoltava.Una perfezione capace di sorprendere e lasciare a bocca aperta la critica: mai scontata, mai banale, aveva una capacità naturale di eseguire e interpretare brani di qualsiasi difficoltà con una scioltezza unica. Ogni spartito da lei suonato diventava semplice per chi lo ascoltava. Da bambina si era esibita negli Stati Uniti e in Canada; un recital a Detroit è stato anche trasmesso dalla televisione Nbc. Doti apprezzate da celebri pianisti come Paul Badura Skoda e Martha Argerich, che l’aveva voluta ascoltare in privato alla fine di un concerto.

Ma dietro quella corazza da professionista impeccabile, forse, si celava l'animo di una donna fragile. Alice è stata trovata senza vita nel suo appartamento di Domodossola, casa che condivideva con la madre, qualche giorno fa. Una morte inattesa che ha gettato nello sconforto tutti gli abitanti della piccola Val d'Ossola: nessuno riesce a capire cosa possa essere accaduto. Da qualche tempo, la 32enne aveva accantonato il piano lanciandosi nel mondo del web. Aveva aperto un profilo social attraverso il quale condivideva stralci della sua quotidianità che c'entravano poco o nulla con il mondo della musica. Di tanto in tanto, la si incrociava in giro con i suoi due amatissimi alani, ma non sembrava più la stessa. Quella bimba prodigio era cresciuta e, probabilmente, qualcosa in lei si era spezzato.

"Era geniale. Mi ricordo che la prima volta che l’ho sentita suonare aveva 8 anni ed era alla Fabbrica - dice il pianista ossolano Roberto Olzer a La Stampa -. Ha avuto una carriera importante, era una professionista molto valutata e ricercata non solo in Italia ma anche all’estero. e si riconosceva capacità e tecnica incredibili. Raramente si ascoltava un talento così spiccato e naturale".

Ma adesso, di Alice non resta che il ricordo di un talento raro e il dolore inconsolabile dei suoi genitori.

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