Guai per il fratello di Piero Grasso: spunta un'altra accusa ​di violenza sessuale

Il neuropsichiatra Marcello Grasso è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale. Due pazienti hanno denunciato i sospetti abusi nello studio medico del professionisti

Guai per il fratello di Piero Grasso: spunta un'altra accusa ​di violenza sessuale

Altri guai per il neuropsichiatra Marcello Grasso, 70 anni, fratello dell'ex presidente del Senato ed ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. La Procura di Palermo ha registrato un altro caso di presunto abuso su una paziente per il quale il Gip, accogliendo la richiesta del pm incaricato del caso, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del professionista con l'accusa di violenza sessuale. Grasso era già stato arrestato nei giorni scorsi sulla base delle accuse rivoltegli da una paziente che sostiene di essere stata abusata dal 70enne.

Due casi di sospetto abuso sessuale

Marcello Grasso è finito in manette qualche giorno fa per via di un presunto caso di violenza sessuale. L'inchiesta è partita dalla segnalazione di una ex paziente che ha denunciato il noto neuropsichiatra per abusi sessuali durante le sedute terapeutiche di recitazione. La donna ha raccontato che, in una circostanza specifica, sarebbe stata invitata ad indossare un costume di burlesque nello studio del medico dove poi si sarebbe consumata la violenza. Gli investigatori della Squadra Mobile di Palermo, a seguito della denuncia, hanno piazzato una telecamera nello studio del professionista al fine di raccogliere riscontri.

Contestualmente alla denuncia della prima vittima - o presunta tale - sarebbe spuntata anche la testimonianza di un'altra donna che avrebbe dichiarato di aver subito abusi sessuali dal medico con le stesse modalità della prima paziente. Per questo motivo, nella mattinata di venerdì 16 aprile, il Gip di Palermo ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del professionista. La misura gli è stata notificata questa mattina.

"Non violenza ma tecniche di relax"

Durante l'interrogatorio in carcere, il neuropsichiatra si è difeso dalle pesantissime accuse sostenendo di "avere sempre utilizzato delle tecniche di rilassamento" con tutti i suoi pazienti. "Una tecnica utilizzata sia con uomini che con donne - ha precisato a La Repubblica Vincenzo Lo Re, legale di Marcello. Grasso - lo spiegheremo presto al tribunale della libertà, a cui ci siamo rivolti". Ci sono però delle intercettazioni sospette che andranno chiarite.

In una di queste il medico parla con un suo paziente circa l'organizzazione di un incontro con una donna, anche lei in cura nello studio di via Pasquale Calvi. Il gip ha già chiesto chiarimenti al neuropsichiatra: "Lei organizzava incontri fra i pazienti?". Lui lo ha ammesso: "Non c'è niente di male".

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