Il 21 settembre non è solo l'ultimo giorno dell'estate, è anche l'occasione per puntare i riflettori su un problema di cui, purtroppo, ancora non si parla abbastanza. In occasione della XXIV Giornata Mondiale dell'Alzheimer vogliamo parlare di questa malattia e in generale della demenza, che colpisce quasi 47 milioni di persone nel mondo, oltre 1.400.000 in Italia, derubandole non solo dei propri ricordi, ma anche della propria indipendenza e della propria sicurezza.
A fronte dell'alto numero di casi, che si prevede continuerà a crescere nei prossimi anni, e della gravità della malattia, l'Alzheimer è ancora un male poco conosciuto e sotto diagnosticato, e troppo spesso ai malati non viene riconosciuta e somministrata l'assistenza di cui hanno bisogno.
Quello che manca, soprattutto nel nostro paese, che si classifica ottavo nel mondo per numero di casi, è una cultura della solidarietà. Non solo i malati di Alzheimer, ma anche le loro famiglie vivono una condizione di isolamento e solitudine, e al dolore di essere dimenticati da chi amano si aggiungono le difficoltà derivanti da un'assistenza insufficiente e da una diffusa mancanza di consapevolezza sull'Alzheimer e su cosa esso comporti.
Anche questa è a modo suo una guerra. Una guerra contro la malattia, ma soprattutto una guerra contro l'indifferenza e il silenzio. Lo sanno bene Francesca e Giovanni, Lorena e Alberto, Giuseppe e Ginetta, le cui sofferenze vengono raccontate con delicatezza e tenerezza dal docureportage inedito Quelli che restano, del regista Marco Toscani, vincitore del Reporter Day 2017, che sarà pubblicato il 21 settembre su www.gliocchidellaguerra.it. Guarda il trailer di Quelli che restano
Fortunatamente però, come in ogni guerra, non ci sono solo vittime, ma anche qualcuno che è disposto a combattere.
In occasione della Giornata Mondiale sull'Alzheimer sono molte le associazioni di volontari che proporranno incontri e iniziative per portare in primo piano la malattia di Alzheimer e dare sostegno a quanti la stanno combattendo.
A Milano, a Palazzo Marino, la Federazione Alzheimer Italia, che riunisce e coordina 46 associazioni con l'obiettivo di creare una rete nazionale di aiuto per malati e familiari, terrà il convegno "Dall'assistenza all'inclusione: come superare lo stigma della demenza". Saranno presenti medici ed esperti, e sarà una giornata dedicata ad affrontare il tema dell'Alzheimer da tutti i punti di vista, da quello medico fino a quello sociale.
Il 17 settembre invece, Amici di Casa Insieme Onlus, che si occupa di supportare i malati di Alzheimer nel comprensorio di Cesena, ha patrocinato la Maratona Alzheimer 2017. Con l'hashtag #unacorsaoltrelacorsa Amici di Casa Insieme ha raccolto donazioni per il Fondo Alzheimer 360°. Le donazioni serviranno per supportare le attività di assistenza, per la realizzazione di “Laboratori Benessere” dedicati alla prevenzione e, infine, per proseguire il progetto ricerca della Fondazione Iret.
C'è poi Airalzh Onlus, Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, che col sostegno di Coop e dell'Università degli Studi di Firenze, da un anno ha creato un network di ricercatori in tutta Italia, e che proprio in occasione del 21 settembre presenterà i primi risultati e rinnoverà il suo impegno e la sua collaborazione con Coop in favore della ricerca.
“Siamo tutti consapevoli – afferma il Prof Sandro Sorbi, Presidente Airalzh – che i risultati della ricerca richiedono tempo, costanza e impegno. Un anno di attività è un tempo molto breve per attendersi importanti risultati, ma questi giovani ricercatori hanno profuso moltissimo entusiasmo raggiungendo già dei risultati apprezzabili e contiamo su questo progetto di rete, nel quale sono coinvolti consolidati centri di ricerca italiani - da molto tempo impegnati nello studio della malattia di Alzheimer e delle demenze – per rafforzare la speranza.”
Altre associazioni, come AMA Milano Onlus, invece, scelgono di puntare sul valore del sostegno e della comunità. Nata nel 2000 per dare supporto alle famiglie dei malati di Alzheimer, AMA offre servizi di counseling e opportunità di socializzazione sul territorio di Milano e provincia, coinvolgendo pazienti e familiari in attività formative-ricreative e fornendo loro informazione e orientamento.
Il 21 settembre AMA Milano Onlus terrà una giornata a porte aperte interamente dedicata a quanti si prendono cura di un proprio caro affetto da Alzheimer. Nella loro sede in Via Soave 24 psicologi, esperti e counselor di AMA saranno a disposizione gratuitamente per offrire informazioni, ascolto, confronto e supporto.
Infine, l'Associazione Alzheimer Riese parteciperà e contribuirà all'incontro pratico “Esercizi per la memoria e stimolazione cognitiva”, uno dei tanti incontri del ciclo “Caffè Alzheimer Pedemontano”. Si tratta di un servizio che la Casa di Soggiorno Prealpina, in collaborazione con molteplici Associazioni di Volontariato e l’Ulss 8, vuole offrire ai familiari dei malati di demenza del territorio per dare loro sostegno, nell’ottica di “aiutare chi aiuta”.
Questi sono solo pochi esempi di ciò che già viene fatto in Italia per i malati di Alzheimer e quanti restano al loro fianco.
Esistono molte altre associazioni, non solo nazionali, ma anche a livello locale, che fanno tanto per far sì che nessuno resti solo e che si parli sempre di più di questa malattia e di come affrontarlo.Guarda il trailer di Quelli che restano, di Marco Toscani
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