"Alziamo le mani, ma per ballare"

Dopo le violenze nelle discoteche, una manifestazione pacifica in collaborazione con l'Arcygay. Appuntamento domenica alle 14 a Germignaga (Luino-Varese)

"Alziamo le mani, ma per ballare"

A seguito delle aggressioni avvenute nei giorni scorsi ai danni di ragazzi omossessuali e non, di ogni età e sesso, il gruppo "Alziamo le mani ma per ballare. No alla violenza sui giovani nelle discoteche", ha organizzato una manifestazione per questa domenica alle ore 15 in Via Alessandro Volta a Germignaga (Luino-Varese) nei pressi del Centro Commerciale Expert e davanti alla tanto criticata discoteca Just In, perchè insulti e percosse non debbano più ripetersi.

Ultimo fra i tanti episodi è stato l'aggressione a 7 ragazzi tra i quali Marco Coppola, presidende provinciale di Arcigay Verbania, nella discoteca Just In di Germignaga; un gesto giudicato anche dai politici "odioso" che ha portato la parlamentare del Pd, Concia, a presentare un'interrogazione a Fornero e Cancellieri. Anche per la Carfagna "..non ci deve essere nessuna tolleranza!". La denuncia riporta in primo piano il tema dell'omofobia, ma si riallaccia anche a soprusi perpetrati dalla security (buttafuori) del locale ai danni di ragazze e ragazzi anche minorenni che si trovano a ballare senza compiere nessun danno o molestia. Aggressioni immotivate, dunque, le quali, i titolari stessi delle discoteche vogliono ignorare e contemporaneamente tutelare i propri irresponsabili dipendenti, invece di tutelare la salute fisica e psichica dei propri clienti. Quando si verificano le percosse, di cui sopra accennavamo, una volta arrivata la Polizia o i Carabinieri, tutto va a finire nel nulla, nonostante alcune persone vadano invece a finire in ospedale.

Questi fatti sono saltati alle cronache di questi ultimi giorni a partire dal Corriere della Sera fino a Il Giornale, raggiungendo persino televisione e radio. La trasmissione televisiva Matrix (in onda su Mediaset) condotta da Alessio Vinci ha dato ampio spazio al tema sempre più scottante che ha portato dall'inizio dell'anno una lunga scia di sangue.

Nella discoteca luinese precedentemente ai pestaggi nei confronti dei gay erano gia avvenuti altri episodi di violenza gratuita sempre da parte della security del locale nei confronti di diversi giovani, molti dei quali hanno subito gravi danni fisici, come lesioni del timpano, nasi rotti, contusioni ed ematomi su tutto il corpo, i quali hanno sporto successivamente denuncia.

Discriminazioni avvengono anche nei confronti di giovani di colore, preoccupanti segnali di un'intolleranza per tutto ciò che è diverso.

I dati parlano chiaro: il fenomeno ha raggiunto ormai per quanto riguarda la popolazione omosessuale al di sotto dei 29 anni circa il 40%, mentre le segnalazioni di omofobia nel nord Italia toccano il 35%. I casi denunciati in italia per aggressioni e violenze nel 2010 sono stati 36, nel 2009 erano 90 e nell'anno precedente una cinquantina.

I giovani che manifesteranno domenica pomeriggio a Germignaga si sono identificati anche sui valori e sulle norme previste dai diritti civili della Comunità Europea, di cui fa parte anche l'LGBT (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender). "Alziamo le mani ma per ballare" ideata da due vittime della discoteca Just In di Germignaga - Luino, vuole portare il suo contributo anche a nome di tutti quei ragazzi che non si identificano nei generi di cui abbiamo parlato qui sopra. Quello che vogliono i giovani e i loro genitori è la libertà di potersi divertire senza correre alcun rischio e sentirsi protetti e non danneggiati da chi ha il dovere per contratto di farlo. "Vorremmo essere tranquilli quando i nostri figli la sera ci dicono che vanno a ballare, ma da tanto tempo questa serenità è svanita. Il nostro appello va a tutte le istituzioni e ai titolari delle discoteche perchè si assumano delle responsabilità visto e considerato che vivono grazie agli introiti dei nostri giovani." Anche l'associazione dei cattolici predica la non violenza in quei luoghi che per definizione sembrerebbero portare insieme alla musica droga e maltrattamenti. Questo è emerso dall'inchiesta portata avanti da Il Giornale, riportando voci e fatti, nonchè denunce dei molestati. Roberto, Davide, Marco, Emanuela, Steven, Francesco, Martina, Gabriele e tanti altri sono stufi di ballare con i lupi.

I costi delle discoteche oggi variano dai 10 ai 35 euro (consumazione extra a parte), una ragione in più perchè un servizio sia impeccabile sotto tutti i suoi aspetti.

I fatti di violenza raccontati in questi giorni hanno coinvolto anche 3 maschi e 3 femmine che non hanno ancora denunciato l'accaduto, un ricatto inconscio e comprensibile per chi in quella discoteca ci deve continuare a tornare perchè è l'unica pista da ballo della zona.

C'è molta rabbia in chi in realtà si vuole solamente divertire e confrontare con i propri coetanei; una battaglia che si va ad infrangere sempre più su uno scandaloso muro di silenzio ideologico, specie per chi vive una propria diversità.

Molte associazioni sono in allerta sul tema a partire dall'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni e dell'Oscad, l'Osservatorio contro le discriminazioni delle forze dell'ordine. L'altro giorno in Commissione Giustizia alla Camera è iniziata una discussione generale che spera di ottenere ascolto da parte di tutti i partiti. In attesa che il Governo e il Parlamento si decidano ad occuparsi dell'incolumità e della libertà dei giovani e di tutta quella categoria di persone che viene classificata diversa, le battaglie civili e le associazioni a partire dall'Italia dei valori fino a quelle dei partiti moderati e di destra, continueranno a cercare giustizia ballando su un cubo e facendo pressing mirato.

L'appello da parte del gruppo nato dal popolo di

Facebook "Alziamo le mani ma per ballare" è quello non solo di raccogliere il maggior numero di partecipanti alla manifestazione di domenica, ma anche quello di pretendere il licenziamento di chi le mani le alza per menare.

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