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Attaccano le vittime e non il Conte in capo

Gira una battuta: "Ho letto che con Boris Johnson in terapia intensiva i poteri sono passati al suo ministro degli Esteri. Capite quant'è importante la salute di Giuseppe Conte?". Certo, Conte è meglio di Di Maio, ma non è che la scelta ci entusiasmi

Attaccano le vittime e non il Conte in capo

Gira una battuta: «Ho letto che con Boris Johnson in terapia intensiva i poteri sono passati al suo ministro degli Esteri. Capite quant'è importante la salute di Giuseppe Conte?». Certo, Conte è meglio di Di Maio, ma non è che la scelta ci entusiasmi. Molti giornali e reti tv di sinistra stanno puntando il bazooka sulla Lombardia, pensando così di incastrare il centrodestra e distogliere lo sguardo dell'opinione pubblica dal problema principale, cioè il caos che regna nel governo centrale e nella sua Protezione civile, che a due mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza non sono stati capaci di distribuire un euro reale a imprese e famiglie, tanto meno protezioni mediche ad addetti ai lavori e cittadini.

In ogni dove si sente chiedere con malcelata malizia: chissà perché tanti contagiati e morti in Lombardia e non in altre regioni. Che è un po' come se nel 2009 ci si fosse chiesti: chissà perché tanti morti a L'Aquila e non a Napoli. Non voglio fare il saputello, ma la risposta mi sembra semplice: perché il terremoto è stato a L'Aquila, così come l'epidemia è partita in Lombardia con una velocità e una violenza rare. Se l'attacco fosse avvenuto altrove, altro che caso Alzano o Pio Albergo Trivulzio, sicuramente il bollettino di morti e feriti avrebbe avuto ben altre dimensioni.

Le carte dimostrano in modo inequivocabile che il presidente lombardo Fontana aveva lanciato forte e chiaro a Roma l'allarme e chiesto al governo di intervenire con forza per sigillare tutto e come risposta ottenne che il leader del Pd, Nicola Zingaretti, a fine febbraio fece un salto a Milano a bere un mojito - aderendo alla mobilitazione promossa dal suo partito «Milanononsiferma» - per dimostrare che il governatore era un pazzo razzista, che tutto andava bene.

Il governo non sa che pesci pigliare, la Protezione civile è stata allo sbando, la comunità scientifica non trova risposte efficaci ed è divisa sulle soluzioni, l'Europa ci prende a calci, le banche si tengono strette i soldi e per qualcuno il problema è la Regione Lombardia, cioè la vittima di questo tsunami? Per di più una vittima che ha lottato e sta lottando da sola come un leone contro un nemico

micidiale? Ma per favore, smettetela, che se di processi (politici e giudiziari) vogliamo parlare, la lista degli imputati è lunga e articolata. E per senso di giustizia dovrebbe partire dal comandante in capo Giuseppe Conte.

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