Il nome è di quelli che evocano "vezzeggiativi" scientifici tipici della grande ricerca. Ma il batterio klebsiella ha effetti tutt'altro che innocui sull'uomo e così "simpatico" non è visto che suscita serio allarme quando circola e rischia di provocare diversi casi d'infezione com'è accaduto anche nel recente passato.
Ieri all'ospedale del capoluogo regionale della Puglia, il "San Paolo" di Bari, al reparto di gastroenterologia, tre donne sarebbero state colpite da klebsiella, risultando positive alle analisi secondo quanto riportato dal sito de "La Gazzetta del Mezzogiorno". La klebsiella è considerata addirittura uno dei superbatteri più resistenti alle cure antibiotiche ed è quindi sotto osservazione oltre ad essere piuttosto temuto dai medici. La notizia è che si sarebbero ammalate di questo batterio contagioso per contatto, come dicevamo, tre donne ricoverate nel nosocomio pugliese anche se a scatenare il panico sarebbero stati alcuni parenti delle ammalate che addirittura indossavano mascherine e camice.
La klebsiella si annida nella mucosa respiratoria e intestinale dell'uomo e può provocare polmonite, setticemia, gastroenterite. Si può sconfiggere attraverso la somministrazione di antibiotici specifici come la ciprofloxacina.
Decine sono stati i casi di infezione in Puglia lo scorso anno.
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