Cronache

Blitz antimafia in Sicilia: sette arresti, manette anche per un consigliere comunale

I Carabinieri nelle scorse ore eseguono un blitz antimafia denominato "Assedio": disarticolati i vertici delle potenti famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata

Blitz antimafia in Sicilia: sette arresti, manette anche per un consigliere comunale

C’è anche un consigliere comunale tra i sette arrestati di un blitz che, nelle scorse ore, disarticola le famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata.

Qui, in questa parte orientale della provincia di Agrigento, le attività di cosa nostra non sono certo di secondo piano: proprio di Campobello di Licata è uno degli ultimi boss latitanti della mafia agrigentina, ossia quel Giuseppe Falsone catturato nel giugno del 2010 a Marsiglia.

Un sodalizio criminale che dunque non manca di far sentire la propria influenza. Il blitz dei Carabinieri, frutto di diversi mesi di investigazione da parte degli inquirenti, viene denominato “Assedio”: un nome evocativo, che rimanda con il pensiero sia al continuo assedio della mafia sulle attività del territorio, ma anche al positivo assedio delle forze dell’ordine nei confronti delle locali consorterie mafiose.

Perno dell’inchiesta è Angelo Occhipinti: 64 anni, secondo chi ha curato le indagini in questi mesi sarebbe lui il nuovo reggente di Licata. Occhipinti è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: già in passato risulta arrestato in altre operazioni antimafia, nel suo “curriculum” criminale anche diversi anni di galera.

A braccetto con Occhipinti viene filmato in almeno un’occasione il consigliere comunale Giuseppe Scozzari, eletto in occasione delle elezioni amministrative della primavera del 2018. Anche per Scozzari scattano le manette e gli inquirenti mostrano come ancora oggi i rapporti tra mafia e politica non appaiono del tutto disarticolati.

La ricostruzione dei fatti ad opera dei Carabinieri, che porta ai provvedimenti di fermo firmati dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Claudio Camilleri, Calogero Ferrara e Alessia Sinatra, permettono di individuare organigrammi ed attività della mafia di Licata e di Campobello di Licata.

Slot machines, ma anche estorsioni, rientrano tra i “business” principali delle cosche mafiose raggiunte dall’operazione Assedio. Le decisioni, come di consueto all’interno del fenomeno mafioso, vengono prese all’interno di summit ed incontro filmati dalle telecamere poste dai Carabinieri durante le indagini.

Sono proprio le intercettazioni a far emergere nomi, posizioni, ruoli ed affari delle famiglie oggetto delle inchieste. L’impressione è che l’indagine possa proseguire anche nelle prossime settimane e far rivelare altri aspetti dei sodalizi criminali di questo angolo della Sicilia. In un caso viene accertata anche un’estorsione nei confronti di una ditta per lavori edilizi effettuati addirittura in Germania.

Sull’operazione dei Carabinieri delle scorse ore, interviene anche il ministro dell’interno Matteo Salvini: “Sette arresti per mafia in provincia di Agrigento e, a Firenze, maxi-operazione antidroga contro un gruppo criminale albanese – afferma il leader della Lega, in una nota diffusa dall’Agi – sequestrati più di 280 chili di stupefacenti.

Siamo riconoscenti alle forze dell’ordine e gli inquirenti: grazie a loro la giornata comincia con una bella pulizia”.

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