Bologna, morti due ragazzini precipitati dall'ottavo piano di un palazzo

Tragedia a Bologna. I bambini erano soli in casa col padre. Un testimone: "L'anno scorso li chiuse in bagno e venne la polizia"

Bologna, morti due ragazzini precipitati dall'ottavo piano di un palazzo

Sono morti precipitando dall'ottavo piano di un palazzo. Si chiamavano David e Benjamin Natan. È accaduto attorno alle 10 nella periferia di Bologna, in via Quirino di Marzio. Due fratellini di 14 e di 11 anni hanno perso la vita dopo essere precipitati.Sul posto sono intervenuti polizia scientifica, squadra mobile e 118, che hanno tentato invano di rianimarli. I residenti sono sotto choc dopo aver visto i due corpi sull'asfalto.

Il padre dei due ragazzini di origini kenyote è stato portato in Questura. Lì avrebbe detto: "È stata una tragedia". L'uomo al momento della tragedia era in casa con i bambini, mentre la madre, parrucchiera, si trovava fuori casa assieme agli altri due figli. Le dinamiche di quanto accaduto sono ancora da chiarire. A chiamare i soccorsi sarebbero stati i vicini, che avrebbero visto i fratellini a terra. Gli inquirenti stanno ascoltando i testimoni della tragedia. Sul posto, oltre al pm di turno, sono giunti anche i servizi sociali del Comune e il presidente del Quartiere Vincenzo Naldi.

Secondo quanto riporta Repubblica, un vicino di casa, Franco Pizzuti, avrebbe assistito alla caduta: "Stavo andando al bar, erano le 10.25, ho visto la scena e un mio amico ha chiamato l'ambulanza. Quando ho visto i soccorritori mettersi le mani nei capelli ho capito...per quei due ragazzini non c'era niente da fare. Li conoscevo di vista, qui ci conosciamo tutti. Ogni mattina vedevo la mamma che accompagnava i più piccoli all'asilo". E Ismail, 28 anni, aggiunge: "Abito al primo piano e ho sentito solo il rumore dei corpi a terra, erano da soli in casa con il padre. L'anno scorso, il padre chiuse i due bambini in bagno. Vennero la polizia e i vigili del Fuoco.

Lui credo non lavori, la madre fa la parrucchiera. Se ci fosse stata lei si sarebbero salvati ". Secondo le prime ricostruzioni, la famiglia non era seguita dai servizi sociali, ma percepiva il sussidio economico destinato ai nuclei familiari più numerosi.

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