Brescia, deciso il coprifuoco anti-movida

Decisa la chiusura di tutti gli esercizi pubblici e le attività artigianali alimentari. Coprifuoco nei giorni 23 e 24 maggio dalle 21.30 alle 5 del giorno successivo

Brescia, deciso il coprifuoco anti-movida

Quello che nella giornata di venerdì era stato annunciato su Facebook dal sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, è ormai diventato realtà. Il primo cittadino, tramite un’ordinanza, ha deciso per il coprifuoco. Dalle 21.30 di ieri, sabato 23 maggio, alle 5 del mattino, tutti gli esercizi pubblici e le attività alimentari saranno chiuse. Lo stesso accadrà per il giorno seguente di domenica 24. Già nella serata di venerdì vi era stata una chiusura proprio a causa delle troppe persone presenti nelle strade cittadine. Adesso la decisione di Del Bono di firmare un’ordinanza che riduce l'orario di apertura dei locali di una delle piazze maggiormente frequentate dalla movida: piazza Arnaldo.

Coprifuoco a Brescia contro gli assembramenti

"Preso atto che, nonostante gli specifici servizi di controllo da parte della Polizia Locale e delle altre forze dell'ordine, non è stato possibile far rispettare le norme sul distanziamento sociale e considerato che si sono verificate risse e liti, causate dall'abuso di sostanze alcoliche con serio pericolo per l'incolumità pubblica, la sicurezza urbana e la salute pubblica, come risulta dalla relazione della Polizia Locale", Del Bono ha preso la decisione di chiudere tutti i locali e le attività commerciali che restano aperte la sera, per evitare rischi.

Chiusura quindi di tutti i pubblici esercizi e attività artigianali alimentari, nei giorni 23 e 24 maggio dalle 21.30 alle 5 del giorno successivo. La prossima settimana poi, come riportato da Tgcom24, verrà convocato il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, al fine di valutare i provvedimenti più consoni per gestire la situazione nel migliore dei modi. Coloro che non rispetteranno l’ordinanza in vigore verranno puniti ai sensi dell'art. 4 comma 1 del Decreto Legge 25 marzo 2020 n. 19, con sanzione amministrativa da 400 a 3mila euro e la chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni. Del Bono ha spiegato che la decisione si è resa necessaria a fronte delle troppe persone presenti che hanno creato assembramenti nonostante la presenza delle forze dell’ordine. Il sindaco ha sottolineato che la prossima settimana “si definirà con gestori dei locali e con l’ausilio della Questura la gestione della Piazza e delle vie limitrofe durante la sera”.

Immagini "Gravi e inaccettabili"

Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza e Polizia Locale della Lombardia ha definito le immagini riguardanti gli assembramenti e la movida a Milano, Brescia e altri Comuni della Lombardia: “Gravi e inaccettabili”. De Corato ha poi esortato tutti i sindaci della Regione a utilizzare gli strumenti che hanno a disposizione, partendo dagli agenti della Polizia locale, per punire chi non rispetta le regole. Infine ha rivolto un plauso al richiamo al rigore fatto dal governatore Fontana, una linea che deve valere per tutti, se non si vuole correre il rischio di pregiudicare gli sforzi fatti fino a questo momento.

Un problema, quello della movida, che non interessa infatti solo Brescia, una delle città maggiormente colpite dall’epidemia. Tante le città che si sono trovate a dover fronteggiare la questione. Basti ricordare quanto avvenuto in zona Navigli a Milano durante l’ora dell’aperitivo: folla di cittadini a bere e divertirsi per strada. Per cercare di limitare i danni era dovuto intervenire il sindaco Beppe Sala, dopo che molti residenti avevano denunciato il problema sui social e alle forze dell’ordine.

Non meglio al Sud, dove nelle scorse ore la Regione Campania per volontà del Governatore De Luca ha firmato una nuova ordinanza con cui si esige la chiusura dei bar entro le ore 23. Anche Reggio Calabria ha annunciato provvedimenti in tal proposito.

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