Cronache

"In auto due islamici radicali": giallo sulla caccia alla Citroen bianca

La segnalazione della polizia di Como. "Erano in Germania". In auto due tunisini sospettati di legami al terrorismo internazionale

"In auto due islamici radicali": giallo sulla caccia alla Citroen bianca

La segnalazione parte dalla polizia di frontiera di Como. Ma l'alert è stato divulgato a tutte le questure e stazioni di polizia d'Italia: si cerca una Citroen bianca guidata da due tunisini sospettati di legami con i terroristi islamici.

I dati dei soggetti attenzionati, come scrive il Corriere, sono contenuti in un report dettagliato: sono Fouad Khaskhoussi (37 anni) e Wassim Ben Hassen (31 anni). L'auto su cui sono in viaggo lungo lo stivale è una Citroen bianca targata DA411U e il loro viaggio è partto dalla Germania fino in Italia, anche se ancora non è chiaro il motivo per cui si sono spostati fino qui. Una segnalazione - scrive il Corriere - "dà in viaggio due tunisini legati al terrorismo islamico".

Quello che la polizia sospetta è che possano avere legami con il network del terrorismo islamico che più di un indizio fa pensare possa essere ben radicato in Italia. In fondo è a Sesto San Giovanni che il jihadista di Berlino, Anis Amri, ha pensato di trovare rifugio. Forse coperto da alcuni amici e sostenitori. Ed è sempre a Milano che è stato arrestato Tommaso Hosni, il ventenne colpevole di aver accoltellato tre agenti e che sui social network inneggiava all'Isis. E ancora: una cellula di fiancheggiatori di Mohamed Lahaouaiej Bouhlel, il killer di Nizza, sarebbe passata dalla Lombardia prima di andare nei balcani. Terra nota per aver dato più volte ospitalità ai terroristi.

I due ricercati sono stati già in passato in Italia. E hanno un curriculum criminale fornito. Ben Hassen sarebbe domiciliato a Reggio Emilia, mentre Khaskhoussi è stato segnalato in passato dalla polizia di Genova. Fonti di polizia fanno però sapere che i due tunisini sarebbero stati controllati " nell'ambito delle verifiche predisposte alle frontiere e intensificati in occasione del G7". Uno dei due attenzionati, residente in Germiania, era stato segnalato alla polizia italiana come "possibile estremista", senza però richieste di arresto. L'altro, che abita in Italia, avrebbe subito una perquisizione a casa "che ha dato esito negativo", senza che emergessero collegamenti "ad ambienti di tipo estremisti".

"Il tunisino residente in Germania - scrive l'Ansa - era venuto in Italia per una questione di carattere commerciale con il suo connazionale e, una volta risolta, e' rientrato in Germania".

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