Coronavirus

Le prostitute in strada (ma con le mascherine)

La situazione paradossale nella zona marittima di Castel Volturno, regno incontrastato della prostituzione

Le prostitute in strada (ma con le mascherine)

La crescente preoccupazione per l’epidemia da Coronavirus ha spinto la stragrande maggioranza della cittadinanza campana ad usare precauzioni per evitare contagi; eppure spesso si arriva al paradosso. È il caso di una segnalazione fatta da una cittadina del Casertano al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. La foto scattata a Ischitella, zona marittima di Castel Volturno, mostra alcune prostitute in strada indossare una mascherina di protezione.

“Qui siamo di fronte ad una contraddizione assurda – ha detto l’esponente politico – e quasi surreale. Tutti hanno il diritto e il dovere di proteggersi dal contagio, ma che senso ha indossare una mascherina se poi le prostitute si hanno rapporti sessuali con più persone per strada e casomai non protetti? La prostituzione è spesso causa di trasmissione di malattie, oggi più che mai è necessario effettuare controlli e pattugliamenti delle strade per contrastare vigorosamente il fenomeno, siamo di fronte ad una grande emergenza sanitaria che queste persone e i loro clienti corrono il rischio di peggiorare”.

Tra l'altro le attuali restrizioni emanate dal governo prevedono che non si possa stare per strada se non per serie e comprovate motivazioni “e di certo le prostitute non le hanno”, ha commentato Borrelli. D’altro canto, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nel pomeriggio di ieri ha incontrato il prefetto di Napoli. Il governatore chiude anche i mercati e ora chiede pugno di ferro alle forze dell’ordine sul rispetto delle regole e delle ordinanze in tema di contrasto alla diffusione del coronavirus.

Il governatore della Regione Campania, dopo aver “bloccato” le consegne a domicilio di cibo dopo le 18, adesso ha scelto, con ordinanza, di fermare i mercati rionali e settimanali, su tutto il territorio regionale. Il provvedimento è finalizzato, come gli altri che lo hanno preceduto, a evitare e inibire gli assembramenti di persone, ostacolando così le possibilità di diffusione del virus che in queste ore tiene l’intero Paese in apprensione.

Pugno di ferro e organizzazione, secondo il governatore: “Per ragioni di coordinamento organizzativo, è importante sapere quante unità delle forze dell'ordine quotidianamente vengono impegnate e su quali territori, per vigilare sul rispetto dell'ordinanza”. Quindi l’appello: “Vanno impediti assembramenti che ancora si registrano in tante realtà urbane, e che finiscono per vanificare le misure di rigore prese per non alimentare il contagio. È assolutamente necessaria un'azione repressiva nei confronti di comportamenti irresponsabili”.

Anche la giornata di oggi è stata campale sul fronte Coronavirus in Campania. I casi di contagio sono arrivati a 200 mentre s’è registrato il sesto decesso, un 76enne di Bellizzi, il cui caso rappresenta la prima morte legata al virus nell’area del Salernitano.

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