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Cimitero dei migranti, cominciati i lavori: festeggia la sinistra

Cominciati lo scorso 22 dicembre i lavori per il Cimitero internazionale dei migranti, esultano i sostenitori di sinistra. Deputato LeU Nicola Stumpo: “Lodevole iniziativa. Atto di amore nel dolore e nel rispetto per il prossimo”

Cimitero dei migranti, cominciati i lavori: festeggia la sinistra

Sono iniziati lo scorso 22 dicembre i lavori per il soprannominato “Cimitero dei migranti”, un luogo dove saranno inumati quegli uomini e quelle donne che hanno perso la vita durante la loro traversata in mare. Nel camposanto troveranno sepoltura anche quei cittadini extracomunitari le cui salme non potranno fare ritorno in patria.

Del progetto si parlava da tempo. Si tratta di un’opera fortemente voluta da Franco Corbelli, fondatore e leader del Movimento Diritti Civili. Il camposanto, intitolato ad Aylan Kurdi, il bimbo di soli 3 anni ritrovato morto su una spiaggia, sorgerà in un terreno del comune di Tarsia (Cosenza). Per la sua costruzione, oltre al movimento di Corbelli, parteciperanno la Regione Calabria e lo stesso comune interessato.

Naturalmente la notizia dell’avvio dei lavori ha suscitato grande gioia e soddisfazione in tutti coloro che da anni sostengono e lottano per i diritti degli stranieri, ed in tutta la compagine di sinistra.

Piena approvazione da parte del deputato LeU Nicola Stumpo il quale, come riporta “Il Secolo d’Italia”, definisce lodevole l’iniziativa. “Il cimitero internazionale dei migranti che sorgerà a Tarsia, in provincia di Cosenza, è un atto di amore nel dolore e nel rispetto per il prossimo. Questa lodevole iniziativa portata avanti da Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e candidato di LeU alle ultime politiche, conferma il sentire comune e la vicinanza culturale tra noi. I lavori partiti qualche settimana fa sono un segnale forte. Un modo concreto di rispondere a un fenomeno complesso come quello dei migranti e per restare umani”.

Non a caso il cimitero sarà edificato a pochissima distanza dal luogo in cui un tempo sorgeva il Campo di internamento di Ferramonti, edificato durante il perido fascista.

Plauso anche da parte del presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio, che ha fatto versare una prima somma pari a 220mila euro.

All'inizio dei lavori avrebbe dovuto partecipare anche l’ex primo cittadino di Riace, Mimmo Lucano. Franco Corbelli, suo grande sostenitore, aveva annunciato che sarebbe spettato al “sindaco dei migranti” l’onore di battezzare l’opera e di posare la prima pietra. Aspettativa, tuttavia, disillusa. Come riportato da "Adnkronos", Lucano si è detto contrario al progetto, che vede invece come una barriera di separazione tra migranti e cittadini italiani. "La considero una cosa lugubre. Mi sembra che anche al cimitero finisca per prevalere l'idea della separazione nella vita come nella morte tra 'noì e gli 'altrì. No, proprio non mi convince. Riace ad esempio essendo da tanti anni un luogo di arrivo, di sbarchi e di convivenza, anche è diventato un luogo multietnico.

Ricordo il caso della salma di un ragazzo che proveniva dal Darfur e che non trovava la sepoltura in altri cimiteri. Mi è stato chiesto se poteva essere seppellito nel cimitero del nostro comune e io ho risposto di sì"

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