Tredici bambini stranieri hanno ricevuto la cittadinanza onoraria da parte del comune di Ceraso (Salerno). Si tratta dei figli di 6 famiglie sbarcate a Salerno nel maggio del 2017, quando furono circa un migliaio in tutto gli immigrati ad approdare sul suolo italiano.
Questi sei nuclei familiari, attraverso lo Sprar, furono successivamente accolti proprio a Ceraso, dove si trovano tuttora.
I piccoli extracomunitari, oltre all’onorificenza, hanno ricevuto la pergamena ed un libro della Costituzione italiana, direttamente dalle mani del vicesindaco Pamela Ferrara, ideatrice dell’evento in collaborazione col sindaco Pd Gennaro Maione.
La Ferrara ha commentato con entusiasmo la buona riuscita della manifestazione, come riportato da Repubblica. “Finora erano solo piccoli amici. Da oggi, anche se non saranno nei nostri registri ufficiali di stato civile, possiamo onorarci di considerarli cittadini e cittadine di Ceraso”.
“Giocheranno qui, andranno a scuola, impareranno a parlare la lingua italiana, conosceranno le nostre abitudini, accumuleranno ricordi. Non saranno più estranei e saranno partecipi dei diritti fondamentali. Questo dono possa aprire la strada a tanti possibili esiti successivi, facendo abbandonare le antiche paure dei pregiudizi e del razzismo”. Il vicesindaco si dice orgogliosa dell’accoglienza del suo paese. “Ceraso ha l'antica abitudine di accogliere come gradito ospite chi arriva da lontano, aprendogli le porte di casa. Questo gesto sia il primo passo di una unione che riaffermi la salvezza dei principi di pari dignità sociale, uguaglianza e libertà e rispetto delle differenze”.
Anche don Luigi Ciotti, presidente della Ong “Libera”, era presente alle celebrazioni e non ha fatto mancare un messaggio per scuotere le cocienze di altri primi cittadini italiani. “La cittadinanza onoraria è un gesto simbolico non garantisce alcun diritto. Ma voi mi insegnate che spesso nella storia sono stati gli atti simbolici ad aprire un varco al cambiamento. Sono convinto che da qui possano partire anche altri amministratori. Da Ceraso li invitiamo a dare la cittadinanza onoraria ai piccoli. Voi mi insegnate che la speranza per il domani poggia sulla resistenza dell'oggi”.
Comunque vada tra un anno e mezzo il progetto Sprar cesserà, obbligando i migranti ad andar via da Ceraso. Il sindaco Pd Gennario Maione lancia un appello disperato: “La nuova legge abolisce lo Sprar e incentiva i centri di accoglienza. In questo modo si elimina l'accoglienza migliore e si esaspera quella invece più problematica.
Ho paura che ci sia una volontà precisa: far vedere il lato peggiore dell'immigrazione, convincere gli italiani che qualcosa non va. C'è una scelta razzista molto forte. Ognuno di noi deve parlare, non deve tacere”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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