"+82% in soli 5 mesi". I dati choc sui clandestini in Ue: è allerta per i Balcani

Nei primi cinque mesi del 2022, gli ingressi irregolari nell'Unione Europea sono cresciuti dell'82% rispetto allo scorso anno. Triplicati gli accessi dalla zona balcanica. I dati forniti da Frontex

"+82% in soli 5 mesi". I dati choc sui clandestini in Ue: è allerta per i Balcani

L'afflusso degli immigrati irregolari in Europa prosegue senza sosta, con numeri che documentano un fenomeno in costante crescita. I dati al riguardo sono allarmanti e descrivono un'impennata cospicua degli ingressi illegali, anche solo rispetto a un anno fa. Un rapporto aggiornato fornito da Frontex, l'agenzia europea di guardia costiera e di frontiera, fotografa la situazione e rompe il silenzio su un argomento che spesso passa sottotraccia. Secondo le informazioni raccolte, nei primi cinque mesi del 2022 sono stati registrati 86.420 ingressi irregolari alle frontiere esterne dell'Unione europea. Ovvero, l'82% in più rispetto allo medesimo periodo dell'anno precedente.

Il numero maggiore degli arrivi è stato registrato sulla rotta balcanica, confermando un trend che già si era evidenziato da tempo. In quella zona, gli arrivi registrati sono stati 40.675, il triplo rispetto a gennaio-maggio 2021. Peraltro, la frontiera balcanica è da tempo attenzionata anche dalle stesse autorità italiane, che hanno in particolare registrato un flusso di cittadini iracheni, afghani e siriani in fuga per lo più dalle zone martoriate dall'Isis. Secondo quanto riscontrato da Frontex, la maggior parte delle persone fermate mentre attraversavano illegalmente i confini avevano già provato in precedenza a entrare nell'Unione Europea.

Nel Mediterraneo centrale, cioè la rotta che porta i migranti "direttamente" verso l'Italia, l'aumento degli arrivi è stato del 15% per un totale di 16.828 casi registrati. Il numero dei rilevamenti sulla rotta del Mediterraneo orientale è continuato a salire: più 13.668 nei primi cinque mesi del 2022, con un rialzo del 116% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Sono balzate in alto pure le rilevazioni su Cipro (+213%), che conta ormai per due terzi del totale degli arrivi su questa rotta, lungo la quale si spostano per lo più nigeriani, siriani e congolesi della Repubblica Democratica del Congo. In maggio il numero dei migranti su questa traiettoria è aumentato del 55%.

Sul confine terrestre orientale, appare quadruplicato (a 2.155) il numero degli irregolari. Si tratta per lo più di ucraini entrati illegalmente, iracheni e bielorussi. In maggio i rilevamenti sono stati 207 (+67%). Lungo la Manica, in direzione del Regno Unito, le partenze sono salite del 122% nei primi cinque mesi del 2022, a 17.243, con oltre 46 nazionalità rilevate su questa rotta, che raggiunge il picco tra giugno e novembre.

Nello specifico, anche la guerra in Ucraina ha lasciato traccia nelle rilevazioni dell'agenzia europea: sono oltre 5,5 milioni di ucraini che, dall'inizio dell'invasione russa, hanno lasciato il

loro Paese per cercare rifugio entro i confini Ue. La cifra è stata elaborata in base ai dati raccolti sugli ingressi nell'Ue da Ucraina e Moldavia a partire dal 24 febbraio scorso, data di avvio delle operazioni militari.

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