Cronache

Coisp: "Follia divulgare nomi Ritorsioni sugli agenti"

Sui social scoppia la polemica per la diffusione da parte del Viminale del nome dei poliziotti coinvolti nella sparatoria. Attacca anche il Coisp

Coisp: "Follia divulgare nomi Ritorsioni sugli agenti"

"È stata una follia rendere noti i nomi dei poliziotti che la scorsa notte a Sesto San Giovanni hanno fermato il killer di Berlino. C’è infatti il timore che gli agenti, ma anche le loro famiglie, possano subire delle ritorsioni da parte dei terroristi islamici". Ad affermarlo è Franco Maccari, segretario generale del Coisp, Sindacato indipendente di polizia, secondo cui "si sarebbe dovuta tutelare l’identità degli agenti, così come avviene per i militari impegnati all’estero nelle attività di contrasto al terrorismo". "È incredibile la superficialità con cui è stata gestita la vicenda da parte dello stesso governo - continua Maccari -, che rendendo nota l’identità degli agenti, le loro foto e persino i loro comuni di provenienza, ha dimostrato di sottovalutare il rischio di rappresaglie, mettendo a rischio le vite dei nostri colleghi e dei loro familiari. Auspichiamo che almeno si cerchi di porre riparo garantendo la massima tutela dei poliziotti coinvolti e dei loro familiari, oltre a rafforzare ulteriormente l’azione di controllo e contrasto del rischio terrorismo nell’intero Paese, che con l’uccisione di Anis Amri ha dato un duro colpo all’Isis". La polemica sulla scelta di Minniti di fare i nomi comunque non accenna a spegnersi e anche sui social qualcuno protesta col Viminale: "Complimenti per aver fornito nomi, cognomi e foto degli agenti,l’ospedale dove è ricoverato l’agente ferito ed il medico che lo ha in cura.Queste informazioni devono restare segrete per la sicurezza degli agenti", scrive un utente, commentando la notizia dalla pagina social della Polizia diStato. "Perché avete permesso la diffusione dei nomi e cognomi e anche deivolti di questi due eroi? Se succederà qualcosa a questi agenti nechiederemo conto alla stampa!", scrive un altro. Sono decine i messaggi chestigmatizzano la pubblicazione dei nomi dei due agenti per la delicatezzadell’episodio su cui peraltro le indagini sono ancora in corso, come ha ancheavvertito ripetutamente il questore di Milano Antonio De Iesu il quale, nella conferenza stampa di oggi, ha evitato di citare i nomi dei due agenti pur esprimendo più volte il plauso per il loro comportamento in servizio. Intanto, però, sui social proliferano le foto dei due agenti e le pagine aloro dedicate.

E dopo la sparatoria della scorsa notte, il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha diramato una circolare nella quale si invita a prestare la "massima attenzione" per la possibilità di eventuali "azioni ritorsive" nei confronti dei poliziotti e delle altre forze dell'ordine, invitando a mettere in atto ogni iniziativa utile alla sicurezza degli operatori in divisa. E la

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