Coronavirus

Colpito da coronavirus in Guinea, torna in Italia con un volo dell'aeronautica

Il volo umanitario operato con un B767 dell'Aeronautica militare ha riportato a casa dalla Guinea Equatoriale Jesus Jaime Mba Obono, l'informatico che vive da molti anni a Palermo, rimasto bloccato in Guinea con urgente bisogno di dialisi, dopo un ricovero per covid-19

Colpito da coronavirus in Guinea, torna in Italia con un volo dell'aeronautica

Jesus Jaime Mba Obono, l'informatico originario della Guinea equatoriale ma di nazionalità italiana, è atterrato questa mattina all'alba all'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. L'uomo era stato ricoverato in un ospedale della capitale della Guinea in condizioni critiche dopo avere contratto il coronavirus e non aveva più avuto modo di rientrare in Italia. Obono era andato in Guinea dopo le feste natalizie per fare visita alla sua famiglia: la madre e i quattro fratelli. Da lì, appena ricevuti i primi allarmi di coronavirus gli è stato consigliato di restare in Guinea, dove non si erano ancora presentati casi positivi di Covid-19, ma Obono nel frattempo, aveva contratto il virus ed era stato necessario il ricovero nell’ospedale "Loeri Comba" di Malabo, capitale della Guinea equatoriale. Nel suo Paese d'origine, però, è subito sorto il problema dell'inadeguatezza delle strutture sanitarie in grado di poterlo adeguatamente curare e sottoporlo a dialisi. È stata proprio la moglie palermitana, Chiara Beninati, a lanciare l'allarme per chiedere alla Farnesina e al ministro Luigi Di Maio di intervenire in tempo per riportare a casa il marito. Adesso l'uomo è rientrato in Sicilia, con un volo umanitario operato con un B767 dell'Aeronautica militare, poi il trasferimento di urgenza in città dove verrà curato all'ospedale Vincenzo Cervello di Palermo. Sposato con una palermitana, da anni l'informatico vive a Palermo, nei giorni scorsi la moglie aveva avviato una raccolta fondi su Gofundme per organizzare un volo in sicurezza.

Una raccolta fondi che in pochi giorni ha permesso di raccogliere oltre 104mila euro necessari per un trasferimento privato. Soldi che comunque, adesso non serviranno più, perché il volo alla fine è stato organizzato dalla Farnesina e dal ministero della Difesa. A bordo del velivolo anche il team di bio-contenimento dell'Aeronautica militare costituito da medici ed infermieri specializzati nell'assistenza ai pazienti affetti da malattie particolarmente infettive in totale isolamento e sicurezza. L'aereo dell'Aeronautica militare dopo la partenza dalla Guinea, ha fatto scalo a Roma e nel pomeriggio di ieri è partito da Pratica di Mare. All'alba di oggi l'atterraggio a Palermo con l'informatico a bordo e il trasferimento all'ospedale Cervello di Palermo con un'ambulanza adatta per il trasferimento con una barella di biocontenimento. I medici del Cervello dovranno sottoporlo a dialisi e nello stesso tempo curarlo dall'infezione ai polmoni. La sua sarà una corsa contro il tempo.

In Europa la capacità dell'Aeronautica per i voli di questo tipo è unica insieme alla Royal Air Force del Regno Unito. La forza azzurra è in grado di garantire tale capacità con un'ampia gamma di assetti, a seconda del tipo di intervento richiesto, sia con ala rotante (HH-101 del 15 Stormo) che con velivoli da trasporto (KC-767A del 14 Stormo di Pratica di Mare, C-130J e C-27J della 46^ Brigata aerea di Pisa). Il 14 febbraio scorso sempre a bordo di un KC-767A, con le stesse modalità è stato rimpatriato da Wuhan il giovane Niccolò, il diciassettenne di Grado rimasto bloccato in Cina.

Numerose anche le missioni di trasporto in biocontenimento effettuate dagli elicotteri HH-101 e dai velivoli C-130J dell'Aeronautica, per trasferire in sicurezza pazienti Covid positivi da un ospedale all'altro, alleviando così la pressione sui centri di cura del nord Italia.

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