Politica

Conta più la meta dei compagni di viaggio

Tutti i tasselli stanno andando al loro posto e il governo Draghi prende forma.

Conta più la meta dei compagni di viaggio

Tutti i tasselli stanno andando al loro posto e il governo Draghi prende forma. I riti della politica hanno i loro tempi, ma questa volta non c'è fretta di chiudere tanto per chiudere. I partiti, chi più chi meno, devono avere il tempo di fare digerire ai loro elettori cose formalmente indigeste, per la sinistra trovarsi Berlusconi e Salvini tra i piedi, per il centrodestra entrare in un esecutivo con i nemici di ieri. Se Salvini alla fine scioglierà la riserva e sarà della partita non voglio perdermi, per intenderci, la faccia di Bersani e della Boldrini, così come sono curioso di vedere Marco Travaglio fare un mazzo tanto al governo Cinque Stelle-Berlusconi benedetto ieri dal suo amico Giuseppe Conte.

Ma non anticipiamo i tempi né i giudizi. Se il governo Draghi sarà o no una banale, e a quel punto inutile, ammucchiata non dipenderà dalla sua composizione, ma dai suoi programmi e dalla capacità di realizzarli velocemente. Con il Covid che impazza e la crisi economica che galoppa non è tempo di fare gli schizzinosi. De Gasperi e Togliatti si misero insieme nello stesso governo per rimettere in marcia l'Italia uscita a pezzi dalla guerra dopo che Stalin e Roosevelt cioè comunismo e capitalismo - si erano alleati per debellare il virus Hitler. Ci sarà tutto il tempo, a emergenza finita, di riprendere guerre fredde, rialzare muri e contendersi il primato nelle urne. Questo tentativo, se mai partirà, non è un inciucio ma un piano Marshall fatto in casa e di questo ne sono convinto.

E qui si torna a Mario Draghi e al perimetro d'azione che il premier incaricato disegnerà al termine delle consultazioni. Se al suo interno avranno trovato adeguatamente spazio le idee liberali, e le conseguenti ricette economiche, a lui e a noi care, il problema di fare convivere destre e sinistre per un certo periodo di tempo sotto lo stesso tetto sarà un finto problema, si chiede lealtà non amore. Se per caso invece l'abito sarà cucito su misura delle sinistre be', allora la cosa cambierebbe e non di poco.

Ma a quel punto mi chiederei: perché chiamare Draghi per fare una cosa che poteva fare tranquillamente Zingaretti e forse anche Toninelli?

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