Cronache

Continuano gli sbarchi. Catania chiede lo stato d'emergenza

I sindaci dell'isola chiedono aiuto al governo per rispondere al flusso costante di migranti dal Nord Africa

L'arrivo al porto di Palermo della nave "Sfinge", 7 Giugno 2014
L'arrivo al porto di Palermo della nave "Sfinge", 7 Giugno 2014

Nei primi cinque mesi dell'anno, la notizia è di alcuni giorni fa, il numero di migranti approdati sulle coste italiane, più di 43mila persone, ha già superato il totale di quelli arrivati lo scorso anno. E il continuo afflusso di barconi dal Mediterraneo non accenna a fermarsi.

Giovedì la nave Bergamini, una delle imbarcazioni impegnate nell'operazione Mare Nostrum, è arrivata ad Augusta con a bordo 443 migranti, tra cui donne e bambini. Lo stesso giorno la San Giorgio ha imbarcato 190 persone e la nave Sfinge ha soccorso un gommone carico di disperati. In poche ore circa 1.500 persone sono state salvate dagli uomini della Marina e portati fino alle coste italiane.

Venerdì sono state soccorse 17 imbarcazioni in arrivo dall'Africa settentrionale, per un totale di 3.000 persone in ventiquattr'ore. Oggi la nave San Giorgio ha sbarcato ad Augusta altri 1251 migranti e 611 arriveranno invece a Pozzallo, a bordo della Scirocco. La Orione ha soccorso 408 persone e 700 sono state tratte in salvo in due operazioni nelle acque davanti a Lampedusa, a 40 miglia dalla costa.

Lillo Firetto, sindaco di Porto Empedocle, ha lanciato oggi un nuovo allarme, parlando di un "dramma disumano" e mettendo in dubbio la "credibilità delle istituzioni europee e dei governi", di fronte a "numeri insopportabili".

Il primo cittadino di Catania, Enzo Bianco, ha chiesto che venga dichiarato lo stato d'emergenza, perché gli enti siciliani "non sono più in grado di fronteggiare un'emergenza di così vaste proporzioni".

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