Politica

Un contratto farsa per nozze già finite

Un giorno o l'altro qualcuno dovrà spiegarci che diavolo è un "contratto di maggioranza di governo" visto che nessuna maggioranza di governo ha mai rispettato alcun contratto con i suoi elettori

Un contratto farsa per nozze già finite

Un giorno o l'altro qualcuno dovrà spiegarci che diavolo è un «contratto di maggioranza di governo» visto che nessuna maggioranza di governo ha mai rispettato alcun contratto con i suoi elettori, figuriamoci con quelli degli altri. Scrivere un contratto, come stanno facendo in queste ore Pd, Cinque Stelle e Italia Viva, è un rito stanco e sostanzialmente inutile, come inutili sono stati i due precedenti firmati per sostenere i governi affidati a Giuseppe Conte. Un contratto infatti può impegnare solo beni e volontà disponibili, altrimenti sono come il matrimonio che ci impegna alla fedeltà e all'amore eterno, che sono sentimenti non nelle nostre disponibilità.

Gli accadimenti politici non sono prevedibili e governabili dai leader di partito, e tantomeno lo sono - in base alla Costituzione che esclude il vincolo di mandato - le volontà dei singoli deputati e senatori chiamati ad approvare le loro scelte. Insomma sbandierare il «contratto» come soluzione di tutti i mali e garanzia di tenuta per il futuro è una truffa, un espediente per fare credere all'opinione pubblica ciò che non è e mai potrà essere, chiedere per credere a Matteo Salvini e al suo famoso contratto con Luigi Di Maio, che doveva blindare il governo gialloverde del 2018.

Ma c'è di più. L'idea stessa di dover ricorrere a un contratto, sia pure finto, è sintomo di una totale mancanza di fiducia tra i contraenti che in queste ore sono seduti al tavolo delle trattative non con l'entusiasmo e l'ottimismo dei futuri alleati che devono definire un paio di dettagli, ma da rivali sospettosi già armati gli uni contro gli altri ancora prima di iniziare.

Comunque finirà, questo è un tentativo nato malato che non può portare a nulla di buono. È proprio come quel matrimonio saltato in aria per colpa di un tradimento che ci si ostina a tenere insieme «per amore dei figli», dove i figli non siamo noi cittadini, ma le loro poltrone: unico e vero amore della vita.

Un'ultima annotazione. Un contratto, per definizione, deve prevedere una penale in caso di mancato rispetto delle clausole. Sarei curioso di sapere quali punizioni economiche e corporali saranno previste per gli inadempienti.

Sarebbe l'unica parte importante da rendere pubblica e vincolante.

Commenti