Cronache

Corbetta, spara a un uomo e si costituisce: "L'ho fatto per vendetta"

"Per colpa sua 8 anni fa ero finito in galera", ha detto l'aggressore che si è consegnato. Sia lui che la vittima erano trafficanti internazionali di droga

Corbetta, spara a un uomo e si costituisce: "L'ho fatto per vendetta"

Ha premuto il grilletto tre volte. Poi, convinto di averlo ucciso, si è costituito al carcere di Opera: "Ho appena ammazzato un uomo a Corbetta, per colpa sua otto anni fa sono finito in galera". L'aggressore è Paolo Leone, 62 anni; la vittima, in fin di vita all'ospedale Niguarda di Milano, è il coetaneo Giuseppe Lombardo, raggiunto dai colpi di pistola al volto e al collo. Entrambi avevano scontato una pena per traffico internazionale di cocaina.

Dietro al tentato omicidio una vendetta covata per ben 8 anni. Quelli che Lombardo avrebbe dovuto trascorrere in prigione, salvo però essere scarcerato nel maggio 2013, arrestato nuovamente il 17 giugno dello stesso anno, finito ai domiciliari in provincia di Ravenna, e tornato in libertà il 25 settembre scorso.

Nel 2007 era stato arrestato, nel corso dell'operazione "Donnie Brasco", con cui i carabinieri sgominarono un'associazione internazionale dedita allo spaccio di stupefacienti grazie alla collaborazione di Lombardo. Era stato proprio lui, finito in carcere per primo, "per amore della sua famiglia", ad accreditare due marescialli dei carabinieri sotto copertura agli occhi di Leone, e a fargli infiltrare nell'associazione.

I due militari, Lorenzo e Mario per i malviventi, fingendosi acquirenti della cocaina, dopo una cena a base di champagne e caviale al ristorante "La Masseria" di Sedriano (Milano), di proprietà del clan Valle, e da tempo confiscato, riuscirono ad arrivare a casa di Paolo Leone, dove i colleghi dell'Arma li raggiunsero e scattò il blitz, che poi confluì nella più grossa operazione denominata "Mustag", condotta nel settembre 2010.

Così, questa mattina, Leone ha deciso che era arrivato il momento di vendicarsi. Ha raggiunto Lombardo davanti alla ditta edile De Vecchi, dove la moglie della vittima lavora come donna delle pulizie. Il 62enne, dopo aver accompagnato in macchina la signora all'interno del cortile dell'azienda, ha fatto manovra per uscire, ma si è trovato davanti Leone che, sceso dalla sua Lancia Y, ha iniziato a sparare.

Il 62enne, condotto in ospedale in elisoccorso, è stato sottoposto a un delicato intervento, e ora è in Rianimazione.

Le sue condizioni sarebbero gravissime.

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