Nove anni di carcere sono una condanna pesante, soprattutto per un'accusa di estorsione aggravata. Fabrizio Corona è divantato il capro espiatorio di un intero paese e da più parti questa pena viene considerata un eccesso giudiziario. Una severità che il fotografo dei vip sta pagando sulla propria pelle. Da quando si trova nel carcere di Opera ha già perso dieci chili, ma non la voglia di combattere.
Ha contattato il presidente dell’associazione Sos Italia Libera, Paolo Bocedi, perché lo aiutasse nella sua lotta per ottenere gli arresti domiciliari. Già per incontrarlo la trafila è stata surreale. "Da oltre un mese - racconta Bocedi - ho fatto richiesta per incontrare Corona e non ho ancora ricevuto risposta né dal direttore del carcere né dal tribunale di Sorveglianza, è scandaloso”. Un trattamento che, a detta dell'avvocato di
4671058654785px;">Sos Italia Libera, Giampaolo Cicconi, non viene riservato neanche ai mafiosi detenuti con il 41 bis.Bocedi però non si arrende. Ha fatto sapere che non si fermerà fino a quando Corona non otterrà gli arresti domiciliari.
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