Coronavirus

Il gesto del carabiniere: consegna e dona alimenti a una ultraottantenne

Immensa la commozione di un'anziana ultraottantenne invalida alla vista del militare

Il gesto del carabiniere: consegna e dona alimenti a una ultraottantenne

Estenuante, imprevedibile, serrata. Così la battaglia contro il Coronavirus a cui è stata chiamata l'Italia. Rispetto delle regole e tanta pazienza. Si crede, erroneamente, che queste siano le uniche armi a disposizione per combattere il mostro. Spesso, tuttavia, ci si dimentica di una terza risorsa non meno preziosa delle altre: la solidarietà. In una realtà apocalittica ammantata di tenebre, essa riesce a rifulgere nonostante tutto ed è in grado di accorciare o di annullare le distanze emotive. Comunicazioni, bollettini medici, previsioni. Ecco che arriva un gesto inaspettato a spazzare via l'affanno quotidiano. Sembra aver fatto propria questa visione anche un carabiniere in servizio a San Severo (Comune in provincia di Foggia).

Alcuni giorni fa un'anziana disabile ultraottantenne, in preda alla tristezza, ha contattato il 112. All'operatore della Centrale Operativa della Compagnia dei Carabinieri di San Severo la donna ha descritto la difficoltà del condurre una vita quanto più possibile normale ai tempi del Coronavirus. Ella riferiva, dunque, che sia lei (invalida all'80%) che il marito (invalido al 100%) avevano terminato le provviste. Nessuno poteva aiutarli a fare la spesa. Per loro, considerata la precaria situazione sanitaria, sarebbe stato impossibile uscire di casa, abitando altresì al secondo piano di una palazzina condominiale.

Per venire incontro alle esigenze dei due anziani, il militare centralistina ha consigliato agli stessi di pazientare ancora un po', in quanto era in fase di approntamento il servizio a domicilio del Comune riservato alle persone con problematiche varie. La signora, tuttavia, non è stata rassicurata da questa risposta e con dolcezza ha fatto presente che le sarebbe bastato avere almeno del pane e del latte. Il carabiniere non ha potuto ignorare la necessità dell'anziana. Così, terminato il proprio turno di servizio, si è recato presso un negozio e ha poi consegnato a domicilio gli alimenti richiesti. Immensa la sorpresa dei coniugi alla vista del militare che, come ultimo gesto, ha rifiutato il denaro offertogli dalla donna visibilmente commossa.

Episodi del genere rinfrancano l'anima e per fortuna non sono isolati. Nella serata di mercoledì 25 marzo un ottantenne di Cerignola ha chiamato il 112: "Ho paura del Coronavirus. Non posso muovermi, ho bisogno di medicine". L'anziano aveva già preventivamente contattato la guardia medica per la prescrizione del farmaco, ma non sapeva come ritirarlo poiché il presidio medico non disponeva di un servizio a domicilio. L'operatore, non potendo catalogare la richiesta come urgente, ha promesso al signore che se avesse atteso la fine del suo turno in centrale, si sarebbe recato lui stesso in farmacia. Così è stato. Era da poco passata la mezzanotte quando il nonnino è stato raggiunto dal carabiniere. Emozionato, ha cercato di sdebitarsi offrendo al militare di tutto e di più, ma quest'ultimo ha declinato l'offerta. Aver regalato un sorriso.

Questa è stata per lui la ricompensa più grande.

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