Coronavirus

Coronavirus, a Codogno 18 carabinieri in isolamento a casa

Il 17 febbraio gli agenti avevano partecipato a una riunione conviviale in caserma, in cui era presente anche un militare in congedo. Quest’ultimo è poi risultato positivo al coronavirus

Coronavirus, a Codogno 18 carabinieri in isolamento a casa

A Codogno 18 carabinieri della compagnia del comune lodigiano sono stati posti in isolamento domiciliare in via precauzionale. È quanto apprende l’Adnkronos. Come riporta l’agenzia di stampa, lunedì 17 febbraio gli agenti avevano partecipato a una riunione conviviale in caserma, in cui era presente anche un militare in congedo. Quest’ultimo è poi risultato positivo al coronavirus.

Venuti a conoscenza della positività al test del militare pensionato, i carabinieri hanno comunicato la vicenda alle autorità competenti, che in via precauzionale hanno stabilito l’isolamento degli agenti. I carabinieri verranno tenuti sotto osservazione, sperando che per loro non ci sia nessuna positività ai test. Intanto una dottoressa di Codogno si dice "preoccupata" per i colleghi chiusi in ospedale. E sottolinea che gli altri colleghi vorrebbero dare loro una mano ma molti devoo restare in quarantena.

Restando in tema di forze armate, lunedì un militare residente a Cremona ma in servizio a Milano è risultato positivo al Covid-19. L’uomo è stato sottoposto alle verifiche mediante il tampone faringeo. La notizia è stata diffusa da una nota dell’Esercito. Stando alle ricostruzioni, sembra che il militare era assente dal servizio già da mercoledì scorso e quando ha avvertito la manifestazione della sintomatologia si trovava nella sua abitazione a Cremona e ha quindi avvisato il personale sanitario. Il soldato era impegnato nel settore logistico dell'operazione Strade Sicure. Dunque lavorava in ufficio e non sulla strada. Una volta scoperto il contagio, l'uomo è stato isolato ed è stata subito individuata l'unità in contatto. Anche quest’ultima è stata isolata.

Il fatto ha indotto l’Esercito a predisporre le misure per tutelare gli uomini e le donne in uniforme, rispettando quanto stabilito dal ministero della Salute. In sostanza, ha avviato le verifiche sanitarie di tutto il personale della base per capire chi possa essere entrato in contatto con il soldato nei giorni precedenti. Inoltre, ha proceduto alla disinfezione dei locali.

Anche i nostri militari sono impegnati nel fronteggiare l’emergenza coronavirus, in particolare nelle attività di supporto legate al rimpatrio dei connazionali che erano in Cina e in Giappone. Ma anche nella gestione della quarantena disposta alla Cecchignola, cittadella militare alle porte di Roma.

Inoltre, l’Esercito aveva emanato delle disposizioni ai propri soldati già dalla fine di gennaio proprio per garantire la tutela della loro salute e la gestione di sintomi a cui potrebbero far fronte durante il loro servizio.

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