Coronavirus

Coronavirus, Iss: "In aumento contagi a scuola"

Dal report stilato da Iss e ministero della Salute emerge che l’epidemia di coronavirus sta accelerando ed ora è nella fase acuta. Popolazione invitata a seguire attentamente le indicazioni

Coronavirus, Iss: "In aumento contagi a scuola"

In Italia l'epidemia da coronavirus sta accelerando tanto che ora si è entrati nella fase acuta nella quale stanno aumentando i ricoveri. È l'allerta che arriva dalla cabina di regia del ministero della Salute - Istituto superiore di sanità (Iss) riferito al monitoraggio della cosiddetta "fase 2" e con dati relativi alla settimana dal 5 all'11 ottobre, con aggiornamento a martedì 13. Nel documento si spiega che nel nostro Paese c'è un progressivo peggioramento dell'epidemia di Sars-CoV-2, anche in ambito scolastico, segnalato da undici settimane che si riflette in un aggravio di lavoro sui servizi sanitari territoriali. Inoltre, per la prima volta, si segnalano elementi di criticità elevata relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese. Ciò crea evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni/PA, di raggiungere valori considerati critici nel prossimo mese.

Oggi ci sono complessivamente 4913 focolai attivi, di cui 1749 nuovi, entrambi in aumento per la undicesima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi). Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (102/107). La maggior parte continua a verificarsi in ambito domiciliare (80,3%) mentre simantiene stabile la percentuale di quelli rilevati nell'ambito di attività ricreative (4,2% vs 4,1% la settimana precedente).

SCUOLA

Dai risultati raccolti emerge anche che sono "in lieve aumento focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra-scolastico. Rimane quindi essenziale mantenere l'attenzione sulle misure già introdotte per prevenire trasmissione intra-scolastica come la rilevazione della temperatura giornaliera e le procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico". Nello stesso documento si sottolinea che la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente una dinamica di trasmissione limitata: 3,8% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione. Ma vi è un’altra questione da non sottovalutare: le attività extra-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste..

Ma la situazione appare piuttosto complessa in quanto il virus oggi circola in tutto il Paese. "Nel periodo 24 settembre - 7 ottobre 2020- si legge nella nota- l'Rt (misura della potenziale trasmissibilità della malattia legata alla situazione contingente, ndr) calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,17 (95% CI: 1,03 - 1,50)".

LE REGOLE PER LA POPOLAZIONE

Nel report si chiede alla popolazione di evitare "quanto più possibile eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati". Inoltre nella nota si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi al fine di limitare il rischio di trasmissione per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell'epidemia. "La trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto segnalati in ambito domiciliare/familiare", si specifica nel documento.

In considerazione dell’attuale situazione nel documento si ricorda che rimane fondamentale mantenere "un'elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull'importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l'uso delle mascherine e il distanziamento fisico". Gli elementi fondamentali per contenere la diffusione dell’infezione restano il tracciamento dei casi e dei loro contatti e la conseguente riduzione nei tempi tra l'inizio della contagiosità e l'isolamento. "L'aumento di focolai e di casi non associati a catene di trasmissione- si legge nel documento- evidenzia la criticità nell'impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati".

TRACCIAMENTO RESTA ESSENZIALE

Iss e ministero della Salute specificano come sia “importante il rafforzamento dei servizi territoriali, attraverso un coinvolgimento straordinario di risorse professionali di supporto e anche attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici come la "app" Immuni, nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire una efficiente gestione, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari". Allo stesso tempo, nel documento si richiama l'importanza dell'uso appropriato degli strumenti diagnostici e di screening "nel contesto di una valutazione del rischio epidemiologico, e della corretta esecuzione delle procedure di isolamento e quarantena quando indicate. Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalle autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell'autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso".

Nella nota si rammenda che sebbene i servizi territoriali siano riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus spesso viene segnalato un carico di lavoro eccezionale "che in molti casi compromette la tempestiva gestione dei contatti oltre che non assicurare le attività non-collegate a questa emergenza". Attraverso lo stesso report, l’Iss ed il ministero della Salute affermano che la situazione descritta evidenzia importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione. Oggi emerge una nuova fase epidemiologica con un aggravio del lavoro dei servizi territoriali che potrebbe causare, in breve tempo, un sovraccarico dei servizi assistenziali. Pertanto si raccomanda alla popolazione di "prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l'infezione in tutti i casi di mancato rispetto delle misure raccomandate. Si invita a rispettare tutte le norme comportamentali previste di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2, in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili".

Infine nella nota si invitano le Regioni/PA, in raccordo con il Ministero della Salute, a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e di "valutare il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello di rischio e sulla base delle linee di indirizzo fornite nel documento "Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale".

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