L'impatto del coronavirus sulla scuola? ''Lo valutemo a ottobre''. Così gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) commentano gli ultimi dati sui contagi nel consuetudinario report settimanale sull'epidemia stilato in collaborazione con il ministero della Salute. ''Il numero di casi di COVID-19 e di ricoveri continua ad aumentare. Questo significa che occorre mantenere una linea di massima prudenza'', raccomandano ad incipit del documento.
''Epidemia in progressivo e lento aumento''
Nell'analisi dei flussi relativi alla circolazione del virus sull'intero territorio nazionale emergono alcuni dati significati. Stando a quanto si apprende dal rendiconto, reperibile nella versione integrale sul portale ministeriale salute.gov.it, in Italia ''si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la ottava settimana consecutiva con una incidenza cumulativa'' con l'età media dei casi notificati stabile a 41 anni.
Aumento dei casi in 10 Regioni
Dieci Regioni e Provincie autonome hanno riportato un aumento dei casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente al 20 settembre. L'aumento non può essere attribuito unicamente a un incremento di casi importati (da stato estero e/o da altra Regione) o a un aumento nella attività di screening. La maggior parte dei casi segnalati (84,2%) continua a essere contratta sul territorio nazionale. Il 27,6% delle nuove infezioni in tutto il Paese è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 35,8% nell'ambito di attività di contact tracing.
Pressione sulle strutture sanitarie
Nonostante l'incremento dei contagi, non sono regestritati segnali di sovraccarico delle strutture sanitarie.A livello nazionale il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è aumentato dal 4% al 5% mentre il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva dal 2% al 3%, con valori superiori al 10% in alcune Regioni PA.
Il valore Rt
Nel periodo 3-16 settembre, l'Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,95, al di sotto di 1 nel suo valore medio per la seconda settimana consecutiva. ''Bisogna tuttavia interpretare - spiega l'Iss - con cautela l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia. Infatti Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l'indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale''.
L'impatto del virus sulla scuola
Per il ministero, la riapertura delle scuole "rimane uno degli elementi da monitorare attentamente. Non è stata accertata, nella settimana del 20 settembre, una trasmissione del virus nell'ambito scolastico sebbene siano stati identificati numerosi casi sporadici in concomitanza con la riapertura delle scuole.
L'elevata attenzione, a cui hanno contribuito le misure messe in campo (screening, rilevazione della temperatura giornaliera, procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico) hanno contribuito alla rapida identificazione e diagnosi dei casi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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