Coronavirus

Inviti, coprifuoco, spostamenti. Ecco tutte le regole per Natale

L’idea del governo per cercare di salvare almeno il cenone: puntare tutto sull’Rt. Ma neanche Conte ci crede molto

Inviti, coprifuoco, spostamenti. Ecco tutte le regole per Natale

Forse il cenone di Natale sarà salvo e senza coprifuoco. O almeno, questo è ciò a cui punta il governo. Se infatti continueremo a seguire le norme, il valore dell’Rt potrebbe scendere un bel po’ sotto la soglia di rischio e magari potremmo anche dire addio al coprifuoco proprio sotto le festività natalizie. Niente lockdown nazionale quindi, ma si continua invece con il divieto di usciere dalle 22 alle 5 in tutta Italia. E in alcune regioni, dove la situazione è più preoccupante, regole maggiormente restrittive. I primi segnali di un miglioramento sembrano già vedersi, come per esempio a Milano. Se per la data fatidica del prossimo 3 dicembre la curva epidemiologica sarà sotto il livello di guardia, le misure in vigore potrebbero venire allentate.

Ecco come sarà il nostro Natale

Come riportato da Repubblica, questo è stato il punto focale su cui si è interrogato il consiglio dei ministri di ieri. La divisione in tre fasce di colore, giallo, arancione e rosso, dovrebbe quindi rimanere. La speranza è che per Natale il colore di tutte le Regioni, o quasi, sia il giallo. Se così fosse, non vi sarebbe neanche più l’obbligo di limitare la circolazione anche se, ovviamente, permarrà la raccomandazione di non invitare in casa amici e parenti non stretti. Palazzo Chigi continua a cercare di far arrivare l’idea che sarà sì un Natale sobrio ma comunque con l’atmosfera tipica del periodo.

Forse per cercare di avvalere questa teoria è stata pensata la lettera del bambino che chiede al premier se anche quest’anno, nonostante il Covid, Babbo Natale potrà portare i suoi regali, senza andare in giro con l’autocertificazione. Fingiamo di credere che il piccolo di 5 anni abbia davvero pensato di scrivere a Conte. Se non altro questo siparietto ha scatenato l’ironia dei social.

Niente shopping, messa di mezzanotte e fuochi artificiali

Ma letterine a parte, c’è poco da stare allegri: sarà per forza un Natale diverso dagli altri. Forse solo per qualche territorio. A Roma per esempio i negozi sono aperti e le persone possono girare per fare shopping e pensare già a qualche regalo da comprare e metter sotto l’albero. Situazione diversa a Milano e Torino, zone rosse, e a Palermo, arancione. Qui niente da fare: negozi chiusi e niente possibilità di spendere i, pochi, soldi che ancora abbiamo in tasca. Il fatto che siano proprio le città più ricche ad avere i negozi chiusi crea qualche problema anche al resto d’Italia. E il governo almeno di questo sembra rendersene conto, tanto da portarlo a sperare di poter migliorare la situazione in breve tempo e poter alleggerire le misure prima del periodo natalizio. Insomma, se tutto va bene, potremo comprare i nostri regali nei negozi, senza doverci affidare a internet. Che, diciamocelo, toglie tutta l’atmosfera. "Il Natale non lo dobbiamo identificare con lo shopping, fare regali e dare un impulso all'economia. Natale è un momento di raccoglimento spirituale" ha però tenuto a sottolineare Conte, perché forse neanche lui crede molto che sarà possibile.

Walter Ricciardi, il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, ha ribadito che non sarà possibile spostarsi da una regione all’altra di colori diversi. Difficilmente quindi chi lavora a Milano potrà raggiungere i parenti per passare le feste in altre città. In questo momento tre quarti delle regioni italiane sono arancioni o rosse, quindi gli spostamenti sono vietati, probabilmente la situazione non cambierà neanche nel periodo natalizio. Non sarà quindi possibile per le famiglie i cui componenti non strettissimi risiedono vivono in regioni diverse, programmare grandi riunioni pensando a spostamenti che sono vietati. Ovvio, da dimenticare anche viaggi o fine settimana.

Il Vaticano forse prenderà la decisione di anticipare le Messe della mezzanotte di Natale, che il governo potrebbe comunque mettere a numero chiuso per i fedeli che vogliono accedere alle chiese. Quindi, ricapitolando, non avremo possibilità di fare shopping nei negozi, né di vedere i fuochi artificiali che salutano l’anno nuovo, né di partecipare alla messa della notte di Natale. Il cenone si trasformerà in una cena simile alle altre e la tombola la potremo fare tramite webcam.

Sembra però non ci sarà alcuna imposizione dei parenti di primo grado. Nel senso che saranno probabilmente consentite famiglie allargate, single che altrimenti passerebbero il Natale da soli e persone anziane. In quest'ultimo caso meglio magari sottoporsi a un tampone di sicurezza qualche giorno prima. Farlo fare anche a banbini e ragazzi, giusto per essere certi di non avere in casa asintomatici. Da quel che si è capito ci saranno pochi divieti e molte raccomandazioni.

Tanti auguri.

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