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Coronavirus, polizia postale: "Autocertificazione deve essere solo cartacea"

La polizia postale precisa che l'autocertificazione per gli spostamenti è valida solo in forma cartacea e non su applicazioni per smartphone

Coronavirus, polizia postale: "Autocertificazione deve essere solo cartacea"

L'autocertificazione per gli spostamenti deve essere cartacea e non su smartphone. Con una nota a mezzo stampa, la polizia postale smentisce la notizia riportata da alcuni organi di informazione circa la validità di applicazioni per smartphone in sostituzione al documento cartaceo.

"Il ricorso a tali servizi, seppur motivato da esigenze di apparente semplificazione e velocizzazione delle procedure, - precisa la polizia postale - si pone in contrasto con le prescrizioni attualmente vigenti. L'autocertificazione deve infatti essere firmata sia dal cittadino sottoposto al controllo che dall'operatore di polizia, previa identificazione del dichiarante. L'autocertificazione va inoltre acquisita in originale dall'operatore che effettua il controllo, per le successive verifiche. Sotto altro profilo, si evidenzia come il ricorso a servizi non ufficiali né autorizzati da Autorità pubbliche per la compilazione del modello di autodichiarazione, esponga i cittadini ad una ulteriore e non secondaria insidia, legata al rispetto della dimensione della loro privacy".

La nuova direttiva varata dal Ministero dell'Interno alla data del 17 marzo 2020 prevede una ulteriore stretta sugli spostamenti. Il modulo aggiornato contiene una voce mediante cui si autodichiara di non essere nella condizione di isolamento domiciliare. Il dpcm 8 marzo vieta in modo assoluto gli spostamenti per chi è sottoposto "alla misura della quarantena" o è positivo al coronavirus. Secondo la disposizione del ministro Luciana Lamorgese "la nuova autocertificazione prevede anche che l'operatore di polizia controfirmi l'autodichiarazione attestando, in questo modo, che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo, il cittadino viene esonerato dall'onere di allegare all'autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità". Il modulo (qui l'allegato) deve essere compilato tutte le volte che ci si deve allontanare dal proprio domicilio e non è riutilizzabile.

E' bene ricordare che dichiarare falsamente di doversi spostare per motivi di salute, per esigenze lavorative o per altri stati di necessità durante i controlli integra il reato di "falsa attestazione a un pubblico ufficiale": la pena va da uno a sei anni di reclusione. È previsto l’arresto facoltativo in flagranza e la procedibilità è d’ufficio. Ciò significa che chiunque può segnalare i casi di cui venga a conoscenza e far scattare in automatico il procedimento penale. I pubblici ufficiali hanno l’obbligo di denunciare i reati procedibili d’ufficio di cui vengano a conoscenza. Se non lo fanno rischiano l’imputazione per il reato di omessa denuncia, punito dall’articolo 361 del Codice penale.

A questo reato si aggiunge anche la fattispecie di cui all’articolo 650 del Codice penale che punisce con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro chi viola i provvedimenti che vietano di spostarsi, anche a piedi, senza motivo.

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