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Coronavirus, le sardine annullano il congresso a Scampia

L'emergenza ha costretto gli organizzatori ad annullare l'evento: erano attesi 120 referenti provenienti dall'Italia e da paesi europei

Coronavirus, le sardine annullano il congresso a Scampia

L'assemblea delle sardine a Scampia è stata annullata a causa dell'emergenza Coronavirus. Il 14 e il 15 marzo i pesciolini si sarebbero dovuti riunire nel quartiere di Napoli situato nell'area nord della città, ma gli organizzatori si sono ritrovati costretti a rimandare l'evento per la situazione Covid-19 in Italia. I rappresentanti del movimento stanno ora studiando una possibile nuova data per recuperare quella che dovrebbe essere un'occasione di incontro e di riorganizzazione in seguito alle varie manifestazioni che si sono tenute nelle piazze del nostro Paese.

Un membro del gruppo centrale di Bologna ha confermato a Open che la seconda riunione nazionale è stata ufficialmente rinviata a data da destinarsi. A Scampia erano attesi 105 referenti provenienti da tutta Italia e 15 da altri paesi europei. I vertici delle sardine intanto hanno stabilito un nuovo disegno interno (provvisorio) che prevede una struttura di comunicazione utile per discutere delle decisioni da prendere, una chat nazionale con i tre esponenti (Mattia Santori, Adriano Dossi e Giulia Trappoloni) e la nomina di un unico referente per ogni Regione.

Riorganizzazione tra le polemiche

La riorganizzazione è una tappa fondamentale per il movimento anti-Salvini, dopo le varie delusioni che hanno seminato nel giro di pochi giorni. Su tutti la foto con Luciano Benetton e Oliviero Toscani a Treviso, senza tralasciare l'ultima partecipazione al programma Amici di Maria De Filippi. La base critica la troppa presunzione da parte dei vertici: vorrebbero essere più coinvolti e partecipi nelle iniziative. Dunque in molti si attendono chiarezza e scuse per gli ultimi passi falsi commessi dai pesciolini.

Il momento che le sardine stanno attraversando è tutt'altro che positivo, a partire dal flop di Napoli per arrivare a quello di Chieti. E in tutto ciò hanno avuto il coraggio di dare il via alle epurazioni, con Bruno Martirani espulso. Il leader del movimento di Napoli si era lasciato andare a un durissimo sfogo: "Anziché fare interviste, bisognerebbe chiedersi il perché di questi flop e perché questo fenomeno qui non attecchisce". Nel mirino erano finiti i vertici: "Arrivato a casa ho scoperto che i burattini napoletani di Santori e friends mi avevano cancellato dalle chat interne e dalla gestione della pagina e del gruppo Facebook che, tra le varie cose, avevo creato personalmente".

Questo non fa altro che dimostrare quanto siamo fondamentale "il rapporto con il territorio". Lo capiranno dall'alto della loro prepotenza?

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