Coronavirus, zona rossa nella Bergamasca: si aspetta ok governo

Gallera. "Abbiamo dato il nostro assenso". Primi due casi in Valle d'Aosta. Xi Jinping cancella visita di Stato in Giappone. Facebook chiude sede a Seattle: un dipendente positivo al test

Coronavirus, zona rossa nella Bergamasca: si aspetta ok governo

Le ultime notizie sulla diffusione del coronavirus in Italia e nel mondo sottolineano due tendenze: mentre in Cina la situazione sembra tornare gradualmente alla normalità, molti Paesi occidentali hanno appena iniziato a fare i conti con l'emergenza sanitaria legata al Covid-19. È il caso, ad esempio, degli Stati Uniti dove Facebook è stato costretto a chiudere la sede di Seattle fino al 9 marzo perché un appaltatore che lavorava in uno degli uffici è risultato positivo al test.

In Cina, nel frattempo, il numero di contagiati da coronavirus è salito a 80,904 con 3.012 vittime. Nella provincia dello Hubei, epicentro dell'epidemia, ci sono stati 134 nuovi casi: numeri bassi rispetto alle scorse settimane ma tuttavia in aumento per il secondo giorno consecutivo. Rinviata a data da destinarsi la visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping in Giappone: era prevista per l'inizio del mese prossimo.

L'Australia si blinda e prendere contromisure ancora più dure per i viaggiatori che arrivano dall'Italia. I nostri connazionali dovranno affrontare “misure di screening avanzate”. Questo significa che, oltre alla misurazione della loro temperatura corporea all'arrivo nel Paese, dovranno rispondere a più domande al momento del check-in.

A proposito di Italia, ci sono i primi due probabili casi in Valle d'Aosta, che finora era l'unica regione dove non erano ancora state individuate persone positive al coronavirus. A comunicarlo è la Presidenza della Regione: i tamponi eseguiti su due pazienti che manifestavano sintomatologie lievi sono risultati positivi. Si attende il responso dell'Istituto superiore di sanità per la conferma definitiva.

Gallera: "Servono 500 medici e 1000 infermieri"

Spostandoci in Lombardia l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha parlato della possibilità di creare una zona rossa anche nella Bergamasca. “Gli esperti dell’istituto Superiore di Sanità hanno fatto una richiesta in base ai dati epidemiologici. Noi – ha detto Gallera - abbiamo dato il nostro assenso ma ora il governo deve fare le sue valutazioni”. Ricordiamo che, stando ai dati dell'ultimo bollettino regionale, nella regione lombarda ci sono 1820 casi mentre nella provincia di Bergamo 423.

Lo stesso Gallera ha inoltre spiegato a Sky Tg24 quale sia la necessità più urgente della regione nella lotta contro il coronavirus: “Abbiamo bisogno soprattutto di personale qualificato. Abbiamo fatto i calcoli, per riuscire a incrementare significativamente le terapie intensive abbiamo bisogno di 500 medici e di 1000 infermieri che siano formati.

Dobbiamo assumerli e avere norme flessibili che ci consentano di ingaggiarli anche a chiamata diretta e abbiamo chiesto, senza aver ancora ottenuto una risposta, di anticipare le lauree degli infermieri. Ci sono 350 infermieri che si dovrebbero laureare ad aprile, abbiamo chiesto di farlo a marzo per inserirli immediatamente nel sistema sanitario".

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