Rai, indagati tre dipendenti

La Rai ha subito sospeso, cautelativamente, i tre dipendenti indagati dalla Procura di Roma

Rai, indagati tre dipendenti

Perquisizioni della Guardia di Finanza sono in corso, nell'ambito dell'operazione "Backstage", nei confronti di tre funzionari della Rai indagati per corruzione e di nove società operanti nel settore audio e luci per le quali si ipotizza il reato di turbativa d'asta. Le perquisizioni ad opera del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza sono in corso a Roma e provincia e a Milano e provincia, a L'Aquila e nelle province di Brescia, Cremona e Rieti.

Le Fiamme Gialle stanno inoltre eseguendo un ordine di esibizione presso la Rai, relativo alla documentazione sulle gare per l'affidamento di servizi e forniture nel settore audio e luci. L'attività scaturisce dallo stesso contesto investigativo i cui sviluppi hanno consentito di accertare ulteriori episodi corruttivi nei confronti di funzionari Rai nonché l'esistenza di un "cartello" delle imprese che operano nel settore "luci, audio e led" grazie al quale le ditte si sarebbero accordate per spartirsi le gare bandite da Rai Spa per le forniture dei servizi per le varie trasmissioni televisive del palinsesto.

Tre direttori della fotografia della Rai sono indagati dalla procura di Roma per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento di lavori e servizi in cambio di utilità come soldi e assunzioni. Sono accusati dal neo procuratore aggiunto Paolo Ielo di aver affidato a società dell'imprenditore David Biancifiori, principale indagato e già arrestato nell'ambito della stessa inchiesta, la fornitura di apparecchiature tecniche in cambio di danaro. Indagati nell'inchiesta su appalti Rai anche gli amministratori di otto società di servizi accusati di aver creato un cartello di imprese per ottenere i lavori dalla Rai. Personaggio chiave dell'inchiesta è il manager David Biancifiori, arrestato il 14 dicembre 2015. Secondo l'accusa le società di Biancifiori avrebbero ottenuto l'affidamento di lavori e servizi versando ai committenti denaro oppure offrendo loro altre utilità, come vacanze, biglietti aerei ed assunzioni. I fondi per questa attività sarebbero stati realizzati attraverso sovrafatturazioni dei lavori eseguiti. A Biancifiori sono già stati sequestrati beni per un valore di 49 milioni di euro.

La Rai stamattina ha subito sospeso, cautelativamente, i tre dipendenti indagati dalla Procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta relativa alla società dei fratelli Biancifiori, per violazione dei doveri di imparzialità della pubblica amministrazione e violazione dei doveri d'ufficio nell'esercizio delle loro attività professionali. Si tratta di tre tecnici indagati, in particolare, per l'ipotesi di aver favorito società appaltatrici, riconducibili al gruppo Biancifiori, nel periodo 2011-2014. La Rai in una nota si dice parte lesa nella vicenda e aggiunge di sostenere "con la massima trasparenza l'operato della magistratura e delle forze di polizia giudiziaria, collaborando con le indagini in corso".

Il provvedimento di sospensione dei dipendenti subito adottato dal vertice aziendale Rai "è in linea - dice ancora la nota di viale Mazzini - con l'impegno di attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione" approvato dal CdaRai il 26 gennaio scorso.

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