Cronache

Cosa sapeva Bergoglio dei bonifici del Vaticano alla "dama" di Becciu

Cecilia Marogna, la "dama" al centro dell'ultimo scandalo del Vaticano, ha agito secondo gli inquirenti da pubblico ufficiale. Confermate le accuse di peculato

Cosa sapeva Bergoglio dei bonifici del Vaticano alla "dama" di Becciu

Possibile che papa Francesco sapesse del ruolo esercitato da Cecilia Marogna, l'esperta di geopolitica ridenominata la "dama" del cardinal Becciu, in alcune delicate missioni della segreteria di Stato , il "ministero degli Esteri" del Vaticano? La questione è complessa, ma sembra che la Marogna possa essere qualificata come "pubblico ufficiale" in relazione ad alcuni compiti svolti per conto della Santa Sede. La Marogna è stata arrestata, ma ha da poco domandato la scarcerazione. L'estradizione in Santa Sede, poi, è stata respinta al mittente. E questo è avvenuto forse anche perché le carte che sono nella mani della magistratura potrebbero suggerire un quadro diverso rispetto a quello che si era ipotizzato, almeno a livello mediatico, in prima battuta.

Becciu - come sappiamo - ha perso le sue facoltà di cardinale per volontà del pontefice argentino. Un caso più unico che raro nella storia recente del cattolicesimo, per una decisione che è dipesa direttamente dal Santo Padre. Ma il porporato sardo si sta difendendo, respingendo qualunque accusa di peculato. Non è ancora chiaro se si terrà o meno un processo sul "caso Becciu" in Vaticano. Quella della Marogna è, insomma, solo una delle tante vicende legate all'ultimo scandalo che riguarda la Santa Sede, che è tagliato pure sulla storia del palazzo di Londra.

L'evoluzione di questo specifico caso, però, potrebbe celare soprese. Intanto gli inquirenti che operano sulla vicenda, stando a quanto si apprende dall'Adnkronos, sarebbero giunti alla conclusione che la "dama" abbia agito da "pubblico ufficiale". La base giuridica del ragionamento si poggi anche su un Motu Proprio di diretta emanazione del vescovo di Roma: una lettera apostolica datata 2013. Quella " a norma del quale ogni persona titolare di un mandato amministrativo nella Santa Sede, a titolo permanente o temporaneo, remunerato o gratuito, qualunque sia il suo livello gerarchico, è pubblico ufficiale", Possibile che Cecilia Marogna abbia agito per conto del Vaticano, potendo contare sul fatto che dalle parti delle mura leonine sapessero del suo incarico?

Chi indaga, sempre secondo quanto ripercorso dall'agenzia sopracitata, ha scritto che l'incarico della Marogna era di "di natura pubblicistica", specificando gli ambiti d'intervento "quale la gestione e conservazione di fondi pubblici destinati ad una finalità non certamente lucrativa - che la signora Cecilia Marogna, invece, ha svilito sfruttandolo e piegando a proprio unico favore il mandato ricevuto". Il mandato sarebbe stato "svilito", dunque. E questo potrebbe rientrare nell'utilizzo dei finanziamenti destinati: sarebbero stati contestati tanto il peculato quanto l'appropriazione indebita. Ma la Marogna non era esterna alle informazioni che avevano gli alti ecclesiastici sulle sue missioni. Sono conosciuti l'entità ed il numero dei bonifici, che sarebbero sei, mentre le somme versate supererebbero il mezzo milione. Proprio l'appropriazione riguarderebbe 575mila euro.

Jorge Mario Bergoglio ed il cardinal Becciu, nel corso di questi sette anni di pontificato, sono spesso stati accostati per prossimità dottrinale e comune idea di gestione. Poi un fulmine a ciel sereno si è abbattuto su piazza San Pietro, e l'alto ecclesiastico è uscito di fatto dal novero degli alti ecclesiastici vicini al vescovo di Roma, che ha evidentemente perso la fiducia risposta nell'ex sostituto della segreteria di Stato ed ex prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Il punto ora è comprendere quante delle azioni della Marogna fossero note ai sacri palazzi. Si parla, per esempio, di una missione legata alla liberazione di una suora colombiana che era stata rapita in Mali. L'altro focus riguarda l'effettivo utilizzo del denaro versato in favore della società ascrivibile alla Maronga.

Comunque siano andate le cose in Vaticano, i tradizionalisti sostengono una narrativa per cui il Papa non potrebbe più di tanto distanziarsi dalle decisioni prese dal cardinal Becciu. Il duo, da quando Bergoglio è seduto sul soglio di Pietro, avrebbero fornito un'impronta comune agli affari ecclesiastici. Tutto lascia pensare, però, che il Papa non avesse proprio contezza di tutto, anzi.

Per quanto il fatto che la Marogna agisse - come sostengono gli inquirenti - da "pubblico ufficiale" lascia aperte tutta una serie di domande ed una serie di considerazione cui solo l'attività d'inchiesta e il procedere di questa vicenda saranno in grado di rispondere.

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