Cronache

Cos'è il temporale autorigenerante che ha provocato l'alluvione nelle Marche

Un temporale autorigenerante a forma di V: ecco il fenomeno eccezionale che ha colpito le Marche. L'esperto spiega cos'è, come si forma e il ruolo determinante dell'acqua del mare

Cos'è il temporale autorigenerante che ha provocato l'alluvione nelle Marche

L'alluvione che nelle Marche ha provocato 10 morti e 4 dispersi ha una causa atmosferica ben precisa: si è trattato di un temporale autorigenerante che per alcune ore è rimasto praticamente stazionario, autoalimentandosi, nell'area di Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino.

Cosa è avvenuto

Il meteorologo de IlMeteo.it, Antonio Sanò, ha spiegato al Corriere della Sera l'origine del fenomeno. "I temporali che si originano nelle zone montuose si spostano con le correnti in quota verso la pianura o il mare dove si scaricano", ha dichiarato. Questi eventi, solitamente, si verificano maggiormente nella Liguria di Levante e in Toscana a causa dell'orografia del territorio ma stavolta sono state le Marche a vivere un evento eccezionale. Il motivo, purtroppo, è presto detto: il mare molto più caldo del normale a causa dell'estate da record che abbiamo vissuto è stato determinante per lo sviluppo dell'evento meteo estremo.

Come si forma

Nella tarda serata di ieri "si è generato un temporale in Appennino, le correnti l’hanno portato sopra l’Adriatico, che ha temperature di 5 gradi sopra la media, dove ha incontrato venti da Sud che l’hanno bloccato - ha spiegato Sanò - Al posto di dissolversi è rimasto fermo per 2-3 ore e i venti caldi e umidi dal mare l’hanno rinvigorito: ecco il temporale autorigenerante". Un doppio concorso di colpe: l'incrocio delle correnti da sud che hanno tenuto stazionaria la cella temporalesca che, però, si è alimentata continuamente dal vapore acqueo marino. Ci fossero stati quei cinque gradi in meno, probabilmente, non sarebbe capitata l'immane tragedia. Il calore assorbito in questi mesi dai nostri mari è potenzialmente un pericolo. "Purtroppo sì. Siamo in settembre inoltrato e un evento straordinario come quello di ieri potrebbe non risultare isolato", ha aggiunto il meteorologo.

Cos'è la V-shaped

Pensate che, in sole 7 ore, sono caduti più di 400 mm di pioggia, l'equivalente di quello che cade in 4-6 mesi. Il satellite, ieri, mostrava questo enorme ammasso nuvoloso a forma di V, con una base stazionaria che si allargava in due lati dando la classifca forma della lettera dell'alfabeto. Il team del IlMeteo.it ha spiegato che in gergo si chiama "V-shaped": nel pomeriggio di ieri, tutto è iniziato dal Mar di Corsica dove si è formata una cella temporalesca intensa ma non così estesa. Le correnti in quota l'hanno trasportata verso est, in direzione del Tirreno dove le acque superficiali molto calde, circa 26°C, hanno consentito che si ingrandisse e intensificasse. "La struttura temporalesca ha poi incontrato una linea di convergenza dei venti al suolo e la catena Appenninica dove ha subìto un rapido ed ulteriore sollevamento orografico: in questo modo si è sviluppato il temporale autorigenerante, con la sua caratteristica principale di rimanere stazionario sempre sulla stessa zona, tra Gubbio ed Ancona", hanno spiegato gli esperti.

ll temporale autorigenerante si è generato, come detto, per la forte divergenza tra venti in quota (Sud-Ovest) e l’opposta direzione di quelli al suolo.

7 ore di alluvione sono terminate soltanto "quando l’area di alimentazione non ha più avuto sufficiente ricarico caldo-umido per l’ulteriore sostentamento del temporale".

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