Cronache

Cambio dell'ora, dalla salute all'energia: ecco tutti i pro e i contro

Il passaggio da ora legale a ora solare sta creando non pochi dibattiti e polemiche: ecco i benefici e gli svantaggi derivati dalle diverse tipologie di orari

Cambio dell'ora, dalla salute all'energia: ecco tutti i pro e i contro
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Mai come quest'anno il passaggio dall'ora legale all'ora solare sta creando lunghi dibattiti e polemiche: era il caso di spostare indietro le lancette dell'orologio o lasciare le cose come stavano? L'interrogativo nasce soprattutto per il caro-energia e dalla necessità di risparmiare quanto più possibile gas e luce per abbattere i costi sulle bollette a tal punto che Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) e Consumerismo No Profit hanno lanciato una petizione per prorogarla almeno fino al 30 novembre. Ma è davvero sicuro che senza ora solare avremmo avuto risparmi e benefici? Se ne parla così tanto che è importante capire quali potrebbero essere i punti a favore e quelli negativi.

I pro dell'ora legale

Secondo le stime di Terna nei mesi dell'ora legale (da marzo a ottobre), il nostro Paese avrebbe risparmiato una cifra intorno ai 190 milioni di euro perché l'ora in più di luce pomeridiana consentiva minori consumi di energia elettrica con quasi 420 milioni di chilowattora consumati in meno, in pratica il fabbisogno medio annuo di 150mila famiglie. Altroconsumo ci dice, poi, che meno energia consumata si traduce in un maggior rispetto per l'ambiente con 200mila tonnellate in meno di CO2 nell'atmosfera come conferma anche la Sima e conseguenti benefici anche sulla salute delle persone.

Perché (e cosa) si risparmia

L'ora legale consente di sfruttare al meglio le ore di luce nel periodo primavera-estate dando la possibilità di lavorare meglio godendo di una maggiore illuminazione anche di sera mentre, d'inverno, viene tolta per dare la possibilità di svegliarsi con il Sole andando a togliere, però, un'ora di illuminazione naturale a fine giornata. Il dibattito è proprio questo: è meglio la prima o la seconda soluzione? "Ogni medaglia ha il suo rovescio" afferma un famoso detto, e anche in questo caso i risvolti sono numerosi. Mantenere l'ora legale anche in inverno consentirebbe di lavorare fino a tardi con un minor bisogno di elettricità: lo smart working introdotto in modo massiccio durante la pandemia ne avrebbe giovato enormemente. Partendo dal presupposto che è necessario risparmiare sulle bollette, tutti gli esercizi commerciali potrebbero lavorare con un'ora in meno di luce elettrica, cosa che non è possibile dopo il passaggio all'ora solare.

I pro dell'ora solare

Il passaggio dall'ora legale (che si ha quando le giornate si allungano) all'ora solare (giornate più brevi) favorisce l'esatto opposto per quanto riguarda le attività lavorative: si possono sfruttare meglio le prime luci dell'alba per spegnere l'illuminazione, anticipare il lavoro e chiudere un'ora prima durante il pomeriggio. I Paesi del Nord Europa, poi, sarebbero favorevoli a mantenere il ritmo del ciclo solare tutto l'anno perché, più vicini al Polo, godono già di giornate molto lunghe d'estate e il buio invernale è così prevalente che un'ora in più o in meno non cambierebbe praticamente nulla. Il Parlamento Europeo, nel 2018, aveva già approvato (con l'84% dei favorevoli) l'abolizione del passaggio da legale a solare ma, complice la pandemia, non se ne è fatto più nulla.

Intervistata da Wired, la prof. Annamaria Colao, Presidente della Sie (Società Italiana di Endocrinologia) e ordinario di Endocrinologia all’università Federico II di Napoli, ha dichiarato che sarebbero maggiori i benefici per la salute rendendo "permanente l’ora solare, che almeno sulla carta sembra più in sincrono con il nostro orologio biologico. Di certo però è giunto il momento di interrogarsi sull’opportunità di scegliere un orario fisso tutto l’anno". Le serate in cui fa buio più tardi (come avviene d'estate) sarebbero meno compatibili con il nostro orologio biologico "che di sera ha bisogno del buio per produrre melatonina e garantirsi riposo", ha aggiunto l'esperta.

Quali sono i contro del cambio orario

È chiaro che tutti i benefici che abbiamo elencato fino a questo momento sulle due tipologie di orario andrebbero a cadere qualora si mantenesse per sempre o la prima o la seconda soluzione. La Colao ha sottolineato che il cambiamento d'orario che avviene due volte l'anno "oltre che in un calo del 3% della produttività - afferma a Sktg24, si traduce - in una probabilità dell’11% più alta di essere in sovrappeso e del 21% di andare incontro a obesità e diabete. Anche il rischio di attacchi cardiaci sale del 19%". Negli Stati Uniti è stato riscontrato che quando si passa dall'ora solare a quella legale c'è una minore produttività lavorativa, aumentano infarti e ictus ed è più probabile essere coinvolti in incidenti stradali.

In conclusione, il filo sottile che divide le due tipologie di orario sembra andare da un lato (ora legale) verso un conclamato risparmio energetico e dall'altro (ora solare) verso un maggior benessere psico-fisico. Quale delle due soluzioni potrebbe essere la migliore (o meno peggio) in maniera definitiva?

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