Dopo tre giorni al largo di Malta è arrivata la svolta: la nave Diciotti della Guarda Costiera italiana, con a bordo 519 migranti, può attraccare a Pozzallo. L'imbarcazione con a bordo un cadavere, recuperato dal mercantile Vos Thalassa che ha soccorso 212 persone, ospita anche i 42 migranti soccorsi durante il naufragio del 13 giugno scorso della nave militare Trenton della Marina USA, che ha fatto 12 dispersi. La Diciotti ha quindi toccato terra nella serata di martedì e ha proceduto allo sbarco di migranti immediatamente, contrariamente a quanto stabilito in precedenza, quando si pensava di far scendere a terra i migranti direttamente mercoledì mattina. Già nel pomeriggio infatti erano emerse delle criticità sulla nave tanto che sono stati fatti evacuare 6 bambini, 3 donne e un uomo risultati disidratata. Una motovedetta della Guardia costiera li ha infatti portati a Pozzallo e affidati alle cure della Croce rossa italiana. Fra i dieci sbarcati in emergenza, spiega Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo (Ragusa), "in particolare c'erano dei bambini, uno dei quali aveva bisogno di controlli sanitari in ospedale. Sulla nave ci sono anche donne incinte".
Una operazione fatta in fretta, come conferma lo stesso primo cittadino siciliano: "Siamo stati informati ufficialmente dalla prefettura solo verso le 14.50, e su questo ritardo abbiamo qualche perplessità".
Senza mettere in dubbio la collaborazione il comune, tra i più soggetti a sbarchi, parla di una " lunga peregrinazione e per certi versi strana" con "trasponder spento che ne impedirebbe l'individuazione". Inoltre "sembra che qualche impresa privata locale sia stata preventivamente informata per fornire i suoi servizi. Tutti, insomma, sono stati avvertiti per tempo tranne il Comune di Pozzallo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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