La doppia morale di Erri De Luca. Fino a pochi giorni fa chiedeva a gran voce la tutela della libertà di espressione nel processo conclusosi con assoluzione per le sue parole sui sabotaggi anti-Tav. Ora però, secondo quanto racconta una sua fan su l'Espresso, lo scrittore l'avrebbe bloccata e segnalata su Facebook perché non varebbe accettato un'opinione diversa dalla sua. "Lo scrittore Erri De Luca mi ha fatto sospendere da Facebook. Il mio profilo è bloccato. Per 24 ore non posso più pubblicare più niente nel mio account sul social network. Ne sono attonita ed esterrefatta. De Luca non solo è uno scrittore che ammiro, ma è anche un paladino della libertà di parola. Sono stata tra quelli che l'hanno sostenuto, nel processo che l'ha visto imputato per aver espresso un'opinione sul Tav tra Torino e Lione".
Poi spiega: "Non mi sarei mai aspettata che proprio lui mi facesse censurare. Oltre tutto per un commento forse non gradito, ma non ineducato né violento. Le cose sono andate così. L'altro giorno De Luca ha postato su Facebook un breve parere sulla sitauzione in Medio Oriente". Ecco qui di seguito il post di De Luca: "Trovo scritto da qualche parte che la Palestina sta sotto occupazione da 70 anni. Perché solo 70? Era occupata prima dagli Inglesi , prima ancora dalla Giordania, prima ancora dall'Impero Ottomano. La Palestina e' sempre stata una regione occupata. Mettere a fuoco solo i recenti decenni manifesta una volontà di omissione. Si è sionisti perché si ammette l'evidenza storica dello Stato di Israele? Chi si augura la sua cancellazione e' partigiano di uno sterminio su scala di massa. In quella regione occorrono due Stati ben divisi, non zero Stati e al loro posto il deserto. A qualcuno piace che ragazzini palestinesi vadano a farsi uccidere per accoltellare vecchietti ebrei? Evidentemente si. Non appartengo alla categoria. Non riconosco volontà di riscatto nell'agguato da marciapiede di un minorenne, solo uno spreco di quella vita presa e buttata alle ortiche. Infine oggi nel Mediterraneo la situazione di quei territori non è l'argomento principale all'ordine del giorno. Oggi il Mediterraneo e' scosso dagli sviluppi in Siria, con le emigrazioni di milioni di profughi,in Libia con la presenza dello Stato Islamico, in Turchia con le recenti elezioni a effetto dittatoriale e immediata ripresa della guerra civile con i Curdi. Il primato che qualcuno vuole assegnare alla questione palestinese serve a distogliere l'attenzione dalle urgenze che più determinano il futuro prossimo".
A questo post è arrivato subito un commento: "Scusi, a lei piace che i ragazzini israeliani siano costretti a fare il servizio militare e forse anche a picchiare, arrestare e qualche volta uccidere quei bambini palestinesi?".Scatta la segnalazione. E così arriva lo sfogo della fan delusa di De Luca: "Era un'opinione anche questa, fondata o meno che fosse. Ma non violenta né calunniosa mi pare. Non capisco perché De Luca l'abbia cancellata e mi abbia fatto censurare.
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