Cronache

L'orrore sulle 15enni stuprate: "Chiamate il 113? Ci rovinate la festa"

Quattro i ragazzi arrestati. Le due 15enni inglesi li pregavano di fermarsi

L'orrore sulle 15enni stuprate: "Chiamate il 113? Ci rovinate la festa"

Sono quattro i ragazzi arrestati con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali continuate e aggravate alle due minorenni inglesi stuprate la notte del 6 settembre a Pisticci, comune in provincia di Matera. Dietro le sbarre sono finiti Michele Masiello di 23 anni, Alessandro Zuccaro di 21, Giuseppe Gargano 19 anni e Alberto Lopatriello di 22. Sono invece indagati altri tre ragazzi e l’ottavo membro del gruppo deve ancora essere identificato. Sarebbe stata una testimonianza a inchiodare il gruppetto e a permettere ai poliziotti di Matera, diretti dal questore Luigi Liguori e coordinati dalla pubblico ministero Annafranca Ventricelli, di procedere con il fermo. Le due minorenni straniere sono state probabilmente prima drogate e poi stuprate.

Drogate e stuprate

Come ha raccontato una delle vittime, “alla festa avevo bevuto due drink: il primo me lo ha preparato il barman, il secondo un ragazzo che avevo conosciuto lì. Non ho assunto consapevolmente stupefacenti ma credo che qualcuno li abbia messi nel mio drink, perché prima di berlo stavo bene e subito dopo male”. L’incubo per le due minorenni è iniziato a una festa a Marconia di Pisticci. I quattro sono stati arrestati per decisione del giudice per le indagini preliminari Angelo Onorati, in quanto “privi di freni inibitori e incapaci di qualsiasi forma di autocontrollo”. I fermati avrebbero anche fatto assumere alle loro vittime della droga al fine di stordirle e attirarle in un luogo buio e appartato, dove poter consumare la violenza.

Le due 15enni avrebbero urlato invano di essere lasciate stare: “Ho gridato di finirla, dicevo stop stop, let me leave, capivano l'inglese ma mi hanno bloccata prima contro il cofano di una macchina poi mi hanno buttata a terra e a turno si slacciavano i pantaloni, ho cercato di difendermi, uno l'ho morso sul pene. Ho visto che uno di loro cercava di fare un video mentre quelli abusavano di me, non so se c'è riuscito” ha raccontato una delle due vittime. A prova di quanto detto dalla giovane, vi sarebbe il colore verde dell’auto ritrovato sulle gambe e sulle braccia della ragazza, oltre a diversi ematomi. Ci sarebbero anche i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza della villa in cui è avvenuta l’aggressione.

Il proprietario è un medico 47enne che sembra avesse organizzato una serata aperta con cibo e alcolici. Le ragazze sarebbero giunte alla festa tramite un'amica, insieme alla sorella 31enne di una delle due e al marito. La famiglia di una delle vittime è originaria di Pisticci e per questo motivo era stata scelta come meta delle vacanze. Sarebbero dovute partire domenica, ma la procura di Matera, guidata da Pietro Argentino, ha chiesto che vengano sottoposte a incidente probatorio. Era stato lo zio delle ragazzine, verso le 3 di domenica, ad arrivare alla festa dopo che le nipoti erano rientrate a casa ferite e piangenti. Una donna gli avrebbe chiesto: “Non chiamate la polizia, non rovinateci la festa. Poco dopo invece sono arrivati gli uomini del vicequestore Luigi Vessio e hanno confiscato i filmati registrati dalle telecamere presenti nella villa. In uno di questi si vedrebbe il gruppo spingere una delle giovani vittime sul retro e scappare poi via.

Un video li ha incastrati

Grazie a quel video la pm ha incastrato il 23enne Michele Masiello che aveva cercato di far ricadere la colpa sui suoi compari. Invece, come raccontato da una delle inglesi, sarebbe stato proprio Masiello ad avvicinarle alla festa: “All'inizio l'ho seguito volontariamente ma quando mi sono accorta che i suoi amici ci seguivano ho cercato di tornare indietro ma lui mi ha afferrata per il braccio e tirata sul retro della casa”. La giovane è riuscita a riconoscere i suoi carnefici da alcune foto sui social, erano tutti amici del 23enne. Il numero di coloro che hanno partecipato alla violenza è ancora confuso. Oltre ai lividi su braccia e gambe, sono state riscontrate tracce di sostanze stupefacenti nelle urine delle ragazze. Entrambe hanno riconosciuto il 21enne Alessandro Zuccaro. Il più piccolo del gruppo è il 19enne Giuseppe Gargano, mentre Maisiello è il 23enne che le ha abbordate. Alla festa anche Alberto Lopatriello, di anni 22, appassionato di tatuaggi e auto di lusso.

La sindaca di Pisticci, Viviana Verri, a nome anche della Giunta e del Consiglio comunale, ha dichiarato: “L'attenzione delle istituzioni è massima e per questo il comune di Pisticci chiederà, attraverso il proprio ufficio legale, di costituirsi parte civile nel procedimento penale che verrà instaurato, a tutela dei diritti inviolabili della persona e della libertà di autodeterminazione delle donne".

La prima cittadina ha inoltre chiesto perdono, a nome della città da lei rappresentata, alle vittime e alle loro famiglie, che hanno denunciato quanto avvenuto, sottolineando il loro coraggio e la loro forza.

Commenti